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dicembre 2016 - La stampa di questi giorni ha dato risalto
ad una notizia per la quale 92 transitanti, precedentemente accampati
alla stazione Tiburtina, sarebbero in procinto di essere ospitati
nel presidio umanitario di via del Frantoio. L’obiettivo sarebbe quello
di toglierli dalla strada, in condizioni climatiche proibitive, per
dargli un tetto ed un minimo di conforto. In realtà solo una
parte della notizia corrisponde al vero.
Del resto ci sembrava incredibile che venissero adottale dalla nuova
Giunta Capitolina le solite vecchie soluzioni, quando proprio i rappresentanti
territoriali del M5S in merito al primo trasferimento dei migranti
a via del Frantoio avevano fatto una decisa opposizione. In più,
come abbiamo più volte sostenuto, la struttura di Tiburtino
III secondo noi non è compatibile con le esigenze del territorio
perché il fabbricato è posto tra due edifici scolastici,
in un quartiere che già soffre di disagio sociale.
È bene precisare che siamo completamente favorevoli all’assistenza
e all’accoglienza che queste persone meritano di avere ma avremmo
optato per altre soluzioni disponibili sullo stesso territorio, magari
facendoci aiutare dall’Europa nella ristrutturazione di alcuni casali
abbandonati o sfruttando le caserme quasi deserte come la Ruffo. Invece
si cerca sempre la via più facile e solo quando l’emergenza
è diventata ingestibile.
Per tornare alla notizia, il responsabile del Presidio Umanitario
Tiburtino della Croce Rossa Italiana, Comitato Area Metropolitana
di Roma Capitale, Giorgio De Acutis ha precisato che solo 38 migranti
provenienti da Eritrea, Sudan, Somalia, Etiopia, Marocco, Tunisia,
Ciad e Costa D’Avorio sono stati ospitati nella struttura di via del
Frantoio, la quale si occupava già di altri 14 ospiti. Quindi
ben al di sotto delle capacità del Centro di Accoglienza. I
92 migranti a cui faceva riferimento la notizia sono quelli usciti
dal Presidio Umanitario, tutti eritrei, che aderiscono al programma
di relocation, e che sono stati trasferiti in centri per richiedenti
asilo di Roma e Provincia. Sono stati tolti dalla strada e dal controllo
dei trafficanti per farli andare LEGALMENTE in altri Paesi Europei.
La notizia non era molto precisa.
Abbiamo chiesto inoltre al responsabile del Centro di Accoglienza
Giorgio De Acutis se i residenti del Tiburtino potevano portare generi
di conforto ai migranti di via del Frantoio. La risposta è
stata: “Solo giacche pesanti, per il resto grazie ma siamo già
pieni di donazioni.”