Nuova amministrazione e vecchie soluzioni; solo 38 transitanti verso via del Frantoio

2 dicembre 2016 - La stampa di questi giorni ha dato risalto ad una notizia per la quale 92 transitanti, precedentemente accampati alla stazione Tiburtina, sarebbero in procinto di essere ospitati nel presidio umanitario di via del Frantoio. L’obiettivo sarebbe quello di toglierli dalla strada, in condizioni climatiche proibitive, per dargli un tetto ed un minimo di conforto. In realtà solo una parte della notizia corrisponde al vero.
Del resto ci sembrava incredibile che venissero adottale dalla nuova Giunta Capitolina le solite vecchie soluzioni, quando proprio i rappresentanti territoriali del M5S in merito al primo trasferimento dei migranti a via del Frantoio avevano fatto una decisa opposizione. In più, come abbiamo più volte sostenuto, la struttura di Tiburtino III secondo noi non è compatibile con le esigenze del territorio perché il fabbricato è posto tra due edifici scolastici, in un quartiere che già soffre di disagio sociale.
È bene precisare che siamo completamente favorevoli all’assistenza e all’accoglienza che queste persone meritano di avere ma avremmo optato per altre soluzioni disponibili sullo stesso territorio, magari facendoci aiutare dall’Europa nella ristrutturazione di alcuni casali abbandonati o sfruttando le caserme quasi deserte come la Ruffo. Invece si cerca sempre la via più facile e solo quando l’emergenza è diventata ingestibile.
Per tornare alla notizia, il responsabile del Presidio Umanitario Tiburtino della Croce Rossa Italiana, Comitato Area Metropolitana di Roma Capitale, Giorgio De Acutis ha precisato che solo 38 migranti provenienti da Eritrea, Sudan, Somalia, Etiopia, Marocco, Tunisia, Ciad e Costa D’Avorio sono stati ospitati nella struttura di via del Frantoio, la quale si occupava già di altri 14 ospiti. Quindi ben al di sotto delle capacità del Centro di Accoglienza. I 92 migranti a cui faceva riferimento la notizia sono quelli usciti dal Presidio Umanitario, tutti eritrei, che aderiscono al programma di relocation, e che sono stati trasferiti in centri per richiedenti asilo di Roma e Provincia. Sono stati tolti dalla strada e dal controllo dei trafficanti per farli andare LEGALMENTE in altri Paesi Europei. La notizia non era molto precisa.
Abbiamo chiesto inoltre al responsabile del Centro di Accoglienza Giorgio De Acutis se i residenti del Tiburtino potevano portare generi di conforto ai migranti di via del Frantoio. La risposta è stata: “Solo giacche pesanti, per il resto grazie ma siamo già pieni di donazioni.

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