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Nuovi boschi urbani a Centocelle e Tor Sapienza ma che fine hanno fatto gli alberi per viale Franceschini?

31 ottobre 2017 - Una notizia che in qualche modo ci sorprende un po’: in arrivo 12.000 nuovi alberi a Roma, piantati insieme a cittadini e associazioni per creare nuovi boschi urbani. Si inizia con Centocelle e Tor Sapienza. Domenica 19 novembre il Campidoglio con il suo Assessorato alla Sostenibilità Ambientale – in collaborazione con Municipi, associazioni i comitati e i cittadini che vorranno aderire in queste settimane – metterà a dimora i nuovi alberi, tutti autoctoni (tipici dell’area romana). E la “piantumazione partecipata” esordisce creando polmoni verdi in periferia (al parco di Centocelle e a Tor Sapienza) e destinando una parte degli alberi ai Municipi VIII e X per rimboscare con circa 300 essenze le zone di Garbatella e di Ostia.
A parte il totale sostegno che diamo ad una iniziativa ecologica e ambientale come quella annunciata, le nostre perplessità nascono da alcune considerazioni. Da oltre due anni sono stati tagliati tre alberi in viale Franceschini (altezza del civico 66) per disposizione del Municipio senza che sia mai stata programmata la piantumazione delle nuove piante. Nel rifare l’asfalto della superficie del marciapiede, erano state predisposte perfino le aiuole di alloggiamento dei nuovi alberi che ora sono diventati ricettacolo di rifiuti. La domanda che sorge spontanea è: “Come fa una pubblica amministrazione a trovare 12.000 nuovi alberi in un colpo solo quando in due anni non è riuscita a trovarne tre da ripiantare in viale Franceschini?”. Qui, purtroppo, entra di nuovo in ballo la scarsa efficienza di un Municipio che dimentica di partecipare alle gare, dimentica di tagliare gli alberi pericolanti nelle scuole, dimentica di ripristinare i muri pericolanti del parco Livio Labor, dimentica di ripristinare le aree ludiche rimosse nei parchi per motivi di sicurezza, dimentica gli impegni presi con i cittadini per l’illuminazione pubblica, dimentica di rendere noto il verbale dei tecnici russi sulla stabilità delle scuole del territorio, dimentica gli impegni presi sul Casale storico della Cervelletta. Potremmo continuare con il lungo elenco ma fermiamoci qui, per carità, ce n’è già abbastanza per comprendere come mai il IV Municipio sia avvertito dai cittadini come la maglia nera della città e non è solo un problema di questo periodo.

Per tornare alla notizia, non possiamo che sottolineare la nostra condivisione e auspicare interventi analoghi in altre parti della città.
È il primo passo di un grande progetto di forestazione urbana partecipata”, ha detto la sindaca Virginia Raggi. “Inizieremo domenica 19 novembre per celebrare la Giornata Nazionale dell’Albero che si terrà martedì 21. Vogliamo prenderci cura del patrimonio arboreo di Roma non solo monitorando, potando e solo in casi di estrema necessità abbattendo le piante ammalate, ma soprattutto incrementandone il numero in modo significativo in tutta la città. La forestazione urbana è una delle misure necessarie per combattere i cambiamenti climatici e l’emergenza inquinamento”.

Oltre che a Roma, il 19 novembre saranno messi a dimora col metodo partecipato migliaia di nuovi alberi anche a Torino e Milano, passando per Reggio Emilia, Carrara e una quarantina di altre città. Sono circa 300 i volontari romani già reclutati che domenica 19, e le domeniche seguenti in caso di maltempo, pianteranno con tecnica 'forestale' piccoli alberi autoctoni, alti circa 80 centimetri.

L'invito sarà esteso ad associazioni, gruppi scout, parrocchie e ad ogni confessione religiosa. La “forestazione urbana” vuole essere un grande momento di partecipazione comunitaria per Roma e per il bene comune. Un’opera che trova ispirazione anche nelle parole dell’Enciclica Laudato Si' di Papa Francesco. Anche la sindaca Raggi, l’assessora Montanari, i consiglieri capitolini e dei Municipi parteciperanno alla messa a dimora degli alberi.

Il progetto verrà esteso ogni anno con nuove zone di forestazione urbana, andando a piantare entro il 2021 decine di migliaia di nuovi alberi su aree pubbliche a Roma, coprendo tutti i Municipi. La forestazione urbana, misura tra quelle necessarie per combattere i cambiamenti climatici, fa parte delle azioni portate avanti dai programmi ambientali delle Nazioni Unite. Ogni albero produce ossigeno per 2.5 esseri umani e può assorbire fino a 15 kg di CO2. E la “forestazione partecipata”, già sperimentata negli ultimi due anni in città come Reggio Emilia, Torino e Milano, aumenta la sensibilità dei cittadini e la loro coscienza ecologica, facendone parte attiva nei progetti per la propria comunità.

Antonio Barcella
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