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ottobre 2017 - Una notizia che in qualche modo ci
sorprende un po’: in arrivo 12.000 nuovi alberi a Roma, piantati
insieme a cittadini e associazioni per creare nuovi boschi
urbani. Si inizia con Centocelle e Tor Sapienza. Domenica
19 novembre il Campidoglio con il suo Assessorato alla Sostenibilità
Ambientale – in collaborazione con Municipi, associazioni
i comitati e i cittadini che vorranno aderire in queste settimane
– metterà a dimora i nuovi alberi, tutti autoctoni
(tipici dell’area romana). E la “piantumazione partecipata”
esordisce creando polmoni verdi in periferia (al parco di
Centocelle e a Tor Sapienza) e destinando una parte degli
alberi ai Municipi VIII e X per rimboscare con circa 300 essenze
le zone di Garbatella e di Ostia.
A parte il totale sostegno che diamo ad una iniziativa ecologica
e ambientale come quella annunciata, le nostre perplessità
nascono da alcune considerazioni. Da oltre due anni sono stati
tagliati tre alberi in viale Franceschini (altezza del civico
66) per disposizione del Municipio senza che sia mai stata
programmata la piantumazione delle nuove piante. Nel rifare
l’asfalto della superficie del marciapiede, erano state predisposte
perfino le aiuole di alloggiamento dei nuovi alberi che ora
sono diventati ricettacolo di rifiuti. La
domanda che sorge spontanea è: “Come fa una pubblica
amministrazione a trovare 12.000 nuovi alberi in un colpo
solo quando in due anni non è riuscita a trovarne tre
da ripiantare in viale Franceschini?”. Qui, purtroppo,
entra di nuovo in ballo la scarsa efficienza di un Municipio
che dimentica di partecipare alle gare, dimentica
di tagliare gli alberi pericolanti nelle scuole, dimentica
di ripristinare i muri pericolanti del parco Livio Labor,
dimentica di ripristinare le aree ludiche
rimosse nei parchi per motivi di sicurezza, dimentica
gli impegni presi con i cittadini per l’illuminazione pubblica,
dimentica di rendere noto il verbale dei
tecnici russi sulla stabilità delle scuole del territorio,
dimentica gli impegni presi sul Casale storico
della Cervelletta. Potremmo continuare con il lungo elenco
ma fermiamoci qui, per carità, ce n’è già
abbastanza per comprendere come mai il IV Municipio sia avvertito
dai cittadini come la
maglia nera della città e non è solo un
problema di questo periodo.
Per tornare alla notizia, non possiamo che sottolineare la
nostra condivisione e auspicare interventi analoghi in altre
parti della città.
“È il primo passo di un grande progetto di forestazione
urbana partecipata”, ha detto la sindaca Virginia Raggi.
“Inizieremo domenica 19 novembre per celebrare la Giornata
Nazionale dell’Albero che si terrà martedì 21.
Vogliamo prenderci cura del patrimonio arboreo di Roma non
solo monitorando, potando e solo in casi di estrema necessità
abbattendo le piante ammalate, ma soprattutto incrementandone
il numero in modo significativo in tutta la città.
La forestazione urbana è una delle misure necessarie
per combattere i cambiamenti climatici e l’emergenza inquinamento”.
Oltre che a Roma, il 19 novembre saranno messi a dimora col
metodo partecipato migliaia di nuovi alberi anche a Torino
e Milano, passando per Reggio Emilia, Carrara e una quarantina
di altre città. Sono circa 300 i volontari romani già
reclutati che domenica 19, e le domeniche seguenti in caso
di maltempo, pianteranno con tecnica 'forestale' piccoli alberi
autoctoni, alti circa 80 centimetri.
L'invito sarà esteso ad associazioni, gruppi scout,
parrocchie e ad ogni confessione religiosa. La “forestazione
urbana” vuole essere un grande momento di partecipazione comunitaria
per Roma e per il bene comune. Un’opera che trova ispirazione
anche nelle parole dell’Enciclica Laudato Si' di Papa Francesco.
Anche la sindaca Raggi, l’assessora Montanari, i consiglieri
capitolini e dei Municipi parteciperanno alla messa a dimora
degli alberi.
Il progetto verrà esteso ogni anno con nuove zone di
forestazione urbana, andando a piantare entro il 2021 decine
di migliaia di nuovi alberi su aree pubbliche a Roma, coprendo
tutti i Municipi. La forestazione urbana, misura tra quelle
necessarie per combattere i cambiamenti climatici, fa parte
delle azioni portate avanti dai programmi ambientali delle
Nazioni Unite. Ogni albero produce ossigeno per 2.5 esseri
umani e può assorbire fino a 15 kg di CO2. E la “forestazione
partecipata”, già sperimentata negli ultimi due anni
in città come Reggio Emilia, Torino e Milano, aumenta
la sensibilità dei cittadini e la loro coscienza ecologica,
facendone parte attiva nei progetti per la propria comunità.
Antonio
Barcella
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