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novembre 2017 - Prontamente arrivata la risposta
al nostro
sollecito da parte dell’assessorato Infrastrutture in
merito al problema degli allagamenti di strade, cantine e
box nel quartiere. Il responso, piuttosto stringato e breve,
si può riassumere in poche parole: “Stiamo
lavorando!”. Per la trasparenza che ci contraddistingue,
ecco il testo completo del messaggio: “Gent.mi, in merito
all’oggetto della presente e, in seguito alla riunione tenutasi
il 26 ottobre presso codesto Assessorato, si rappresenta che,
lo Scrivente effettuate le verifiche d’ufficio, ha già
provveduto a sollecitare tutti le strutture competenti alla
risoluzione della problematica in argomento ed è in
attesa di rendicontazione da parte delle stesse. Cordialmente,
Fabiana Cambiaso (Direzione Urbanizzazione Primaria - U.O.
Opere Idrauliche e Dissesto Idrogeologico)."
Non
sappiamo se le azioni messe in campo dall’assessorato abbiano
già prodotto dei risultati ma ieri, dopo tanto tempo,
abbiamo rivisto le spazzatrici dell’AMA percorrere viale Franceschini
per pulire la strada. Ci sarebbe tanto da ridire sul modo
in cui hanno condotto l’operazione visto che, con le automobili
parcheggiate lungo i marciapiedi, i cumuli di aghi di pino
sono rimasti sopra i tombini.
Certamente,
le associazioni di Colli Aniene, non si fermano di fronte
a questi impegni generici o ad azioni quantomeno palliative,
per questo ieri, su suggerimento di un cittadino attivo del
nostro quartiere Mario M. che aveva già interpellato
lo stesso ente, ci siamo rivolti all’Autorità
di Bacino del fiume Tevere-Aniene. Come tutti sapranno,
Colli Aniene sorge a ridosso dell’alveo dell’affluente più
importante del Tevere, e certamente le condutture, i fossi,
i canali, il depuratore Roma Est, gli sversamenti abusivi
sono fattori che incidono sulla tenuta del territorio. Tra
i compiti dell’Autorità di Bacino c’è la pianificazione
orientata alla tutela di interessi generali, quali l’equilibrio
del bilancio idrico, la stabilità dei versanti, dei
suoli e dei litorali, gli usi plurimi e condivisi delle acque
nel rispetto degli andamenti stagionali e ciclici. A conclusione
di approfonditi studi, di indagini conoscitive e di analisi
tecniche, l’azione pianificatoria determina gli indici di
rischio e di pericolo e gli strumenti di protezione per la
difesa del suolo, la sistemazione idrogeologica ed idraulica,
l’utilizzazione delle acque e dei suoli. È a questo
ente che abbiamo richiesto un supporto ottenendo una pronta
risposta che non ci tranquillizza affatto: “Gentile Barcella,
le condizioni di rischio idraulico di Roma sono davvero impressionanti
e il ritardo delle manutenzioni è altrettanto impressionante.
La città ormai non regge nemmeno un acquazzone. Detto
questo non faccio altro da un mese che mettere tutti davanti
alla realtà e anche nelle condizioni di poter iniziare
a garantire più sicurezza. Sono aperte oggi due cabine
di regia con tutte le istituzioni che devono collaborare al
massimo e al di là delle beghe politiche per il bene
dei romani (una su Tevere e Aniene e opere strutturali e l’altra
sulle manutenzioni straordinarie per ripristinare circa 700
km di vie d’acqua con fossi e canali spariti e tombati da
sterpaglie e rifiuti da decenni di incuria e anche da comportamenti
sbagliati). E’ un lavoro enorme e Roma ha bisogno di maggiore
efficienza nella gestione degli eventi meteo. Io ci sono e
ci sarò e tutto il supporto ve lo garantisco perché
bisogna riuscire in tempi ragionevoli a garantire tutele dopo
tante follie urbanistiche e troppo tempo perduto. Grazie comunque
e a presto. Erasmo D’Angelis (Segretario generale dell'Autorità
di distretto idrografico dell'Italia centrale)”.
Antonio
Barcella
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