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novembre 2017 - Li hanno chiamati Piccoli eroi e
Guerrieri; in Italia ne nascono 100 al giorno, 10 dei quali
vengono attaccati alle macchine, per poter sopravvivere: sono
i prematuri. A sottolineare questa realtà, il 17 novembre
di ogni anno ricorre la giornata a loro dedicata, una manifestazione
globale, celebrata in più di 60 paesi, per sensibilizzare
l’opinione pubblica sul tema della prematurità e della
malattia nei neonati, per dare voce alle famiglie dei piccoli
pazienti, che talvolta hanno problemi di salute o non sopravvivono.
Secondo i dati EFCNI, ogni anno nel mondo, circa 15 milioni
di bambini nascono prima del termine e ben un milione non
sopravvive. La prematurità e il basso peso corporeo
alla nascita rappresentano due delle principali cause di mortalità
infantile e morbidità: ben il 63% dei bambini che muoiono
prima dei cinque anni, infatti, sono neonati. Queste cause,
sottolinea la Fondazione europea, spesso possono essere prevenute,
migliorando l’assistenza e le cure prima e dopo il parto sia
per le madri che per i neonati. I bambini nati prima del termine,
in generale, presentano un più elevato rischio di complicazioni
per la salute e condizioni croniche che possono avere un impatto
sul loro sviluppo futuro e sulla vita quotidiana.
Questi sono alcuni degli argomenti che saranno affrontati
nel corso della conferenza con accompagnamento musicale di
Venerdì 17 novembre 2017 alle ore 16.00 presso la Biblioteca
Vaccheria Nardi organizzata dall'Associazione Tin Lella..
Intervengono:
Maria
Raffaella Raimundo, neonatologa della Terapia Intensiva Neonatale
dell'Ospedale di Cosenza che presenterà il suo libro
"Touch me, il guerriero in una mano" con la volontà
di far capire a tutti la quotidianetà della TIN (terapia
intensiva neonatale)
Sara
Matteo, direttore artistico della scuola Anton Rubinstein,
insegnante del piccolo Simone che ci parlerà della
musica come terapia per affrontare il dolore.
Accompagnamento
al pianoforte del piccolo Simone.
L'evento
è sostenuto dall'Associazione Culturale Vivere a Colli
Aniene.
Antonio
Barcella
www.collianiene.org
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