10
novembre 2017 - Ancora un avviso
del Dipartimento Tutela Ambientale del Comune di Roma
indica che a Colli Aniene ci sarebbe stato un nuovo caso sospetto
o accertato di Chikungunya, la malattia virale trasmessa dalla
zanzara tigre. La prossima notte e la mattina seguente una
ditta autorizzata effettuerà un intervento di disinfestazione
adulticida in via Efisio Orano 15 e nelle aree adiacenti per
un raggio di 200 metri (compreso il parco adiacente di via
Ruini). Saranno usati prodotti a bassissima tossicità,
non irritanti e a bassa persistenza ambientale. I casi accertati
nel Lazio di Chikungunya non rappresentano un pericolo di
contagio collettivo ma la ripetitività del problema,
anche nella stagione fredda, non rende tranquilli i residenti.
Del resto bisogna dire che la persona infettata potrebbe benissimo
aver preso il virus in un’altra parte di Roma o del Lazio.
L’operazione di disinfestazione sul territorio rientra nelle
disposizioni della Regione Lazio per arginare il focolaio
infettivo.
La chikungunya è una malattia virale, caratterizzata
da febbre e forti dolori, che viene trasmessa all’uomo da
zanzare infette. La prima epidemia nota è stata descritta
nel 1952 in Tanzania, anche se già nel 1779 era stata
descritta un’epidemia in Indonesia, attribuibile forse allo
stesso agente virale.
Sintomi
e quadro clinico
Dopo un periodo di incubazione di 2-12 giorni si manifestano
improvvisamente febbre e dolori alle articolazioni tali da
limitare i movimenti dei pazienti (da cui deriva il nome chikungunya,
che in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”),
che quindi tendono a rimanere assolutamente immobili e assumere
posizioni antalgiche. Altri sintomi includono dolore muscolare,
mal di testa, affaticamento e rash cutaneo. Il dolore alle
articolazioni è spesso debilitante, generalmente dura
alcuni giorni ma può anche prolungarsi per alcune settimane.
Inoltre, il virus della chikungunya può causare malattie
acute, subacute o croniche.
Nella
maggior parte dei casi i pazienti si riprendono completamente
tuttavia, in alcuni casi il dolore alle articolazioni può
persistere per mesi o anche anni. Spesso i sintomi delle persone
infette sono lievi e l’infezione può non essere riconosciuta
o male-interpretata, soprattutto nelle aree in cui è
presente la dengue. Occasionalmente sono state segnalate complicanze
oculari, neurologiche, cardiache e gastrointestinali. Raramente
si verificano complicanze gravi, tuttavia negli anziani la
malattia può essere una concausa di morte.
Vettori
e agente responsabile
Identificata in oltre 60 Paesi di Asia, Africa, Europa e delle
Americhe, la chikungunya si trasmette da persona a persona
attraverso la puntura di una zanzara femmina del genere Aedes,
come Aedes aegypti ed Aedes albopictus (la zanzara tigre).
Il virus responsabile appartiene alla famiglia delle togaviridae,
del genere degli alphavirus.
Diagnosi
Nel Dipartimento Malattie infettive dell'Iss è attivo
il laboratorio di riferimento nazionale per gli arbovirus.
Le
più importanti malattie di importazione prese in considerazione
sono: dengue, chikungunya, febbre gialla, West Nile, encefalite
giapponese e quelle causate da hantavirus. I metodi diagnostici
sono sierologici e molecolari.
Trattamento
Non esistono trattamenti antivirali specifici e le cure si
focalizzano primariamente nell’alleviare i sintomi. Al momento
non è in commercio un vaccino contro la chikungunya.
Prevenzione
e consigli per i viaggiatori
La prevenzione della malattia consiste innanzitutto dell’impedire
o ridurre al minimo le punture delle zanzare. Sarà
utile quindi per coloro che intendano recarsi nelle zone in
cui è presente il virus seguire le precauzioni generali
per difendersi dalle punture delle zanzare:
• reti alle finestre o zanzariere nelle stanze in cui si soggiorna
• vestiti che non lascino scoperte parti del corpo (camicie
con maniche lunghe, pantaloni lunghi ecc) di colore chiaro,
perché i colori scuri attraggono le zanzare
• repellenti sulle parti del corpo che rimangono scoperte,
tenendo presente che il sudore ne riduce l'effetto. Donne
gravide e bambini dovrebbero consultare il proprio medico
o farmacista prima di utilizzare questi prodotti, mentre particolare
attenzione va posta ai bambini di età inferiore ai
3 mesi, per i quali l’utilizzo è invece sconsigliato.
Infine, è importante ricordare che alcune zanzare vettori
di questa malattia non sono attive solo al buio, nelle ore
serali, ma anche durante il giorno.
In
caso di febbre di qualsiasi natura, soprattutto se accompagnata
da dolori articolari, si raccomanda ai viaggiatori di rientro
da un viaggio in una zona in cui è presente la malattia
di segnalare al proprio medico, o alla struttura ospedaliera
a cui si sono rivolti, i Paesi in cui si sono recati. Categorie
particolari come le donne in gravidanza e le persone con malattie
croniche o scarse difese immunitarie dovrebbero chiedere consigli
al proprio medico sull’opportunità di intraprendere
un viaggio in una zona endemica per chikungunya.
Fonte:
• Organizzazione mondiale della sanità
Antonio
Barcella
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