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dicembre 2017 - Un enorme rottame, residuo scheletrico
di un camper incenerito da un rogo, giace da quasi un mese
al confine del Giardino Tozzetti. Un monumento al degrado
che appare come l’apice di uno stato di abbandono di un parco
che poteva essere un importante luogo di aggregazione vista
la sua centralità geografica tra Colli Aniene e Tiburtino
III. Invece è l’ennesima occasione persa da una amministrazione
pubblica che tratta le aree verdi più come un fastidio
burocratico anziché come una ricchezza del territorio.
Una area verde molto grande che diventa un problema prenderne
l’affido da parte dei cittadini, come è stato fatto
in altri luoghi del quartiere, per gli elevati costi di gestione.
Decine di sopralluoghi sono stati fatti insieme ai Consiglieri
del IV Municipio nel giardino Aldo Tozzetti di via Galati,
in questa e nella precedente consiliatura, nel tentativo di
responsabilizzare le istituzioni sullo stato di abbandono
e di incuria dell’area ma, a parte qualche vaga promessa,
nulla è stato fatto per riportalo in condizioni almeno
decenti. Per di più, da due anni, è stata rimossa
l’area ludica per bambini posta vicino al nido “Il nostro
girotondo” e mai ripristinata. L’azione del tempo accompagnata
dal vandalismo di turno ha svolto la sua azione distruttiva
sul parco rendendo gli arredi pressoché inesistenti.
L’area verde adiacente Via Galati è stata realizzata
nel 1997, il tema era quello di recuperare un territorio abbandonato
per realizzare un parco pubblico a completamento della costruzione
di due parcheggi interrati. L’occasione, persa, era quella
di creare uno spazio fruibile dai cittadini all’interno del
quartiere. L’area è diventata nel tempo preda delle
orde dedite allo schiamazzo notturno che spesso lasciano il
segno della devastazione e del vandalismo. Panchine smembrate,
cestini divelti, pavimentazione martoriata , illuminazione
scarsa sono i segni inconfondibili di un degrado inarrestabile.
I monumenti al degrado nel nostro territorio non si limitano
a quello descritto nell’articolo, possiamo annoverare in quelli
già esistenti da tempo la statua di viale Franceschini
con il suo deturpamento ad opera di vandali, il motorino abbandonato
da mesi e la piccola discarica nell’area verde a ridosso della
chiesa Santa Bernadette e la fontana posizionata accanto alla
chiesa di Santa Maria del Soccorso, contenente un’opera dello
scultore Alfiero Nena, diventata un ricettacolo di rifiuti.
Ecco
le immagini di altri monumenti al degrado: