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febbraio 2018 - Il verde urbano è un bene
prezioso, è un elemento importante per dare la giusta
dimensione ad una città, per renderla confortevole,
fruibile, abitabile, parte integrante della vita quotidiana
dei suoi abitanti ed ha effetti benefici sulla qualità
dell'aria che respiriamo. Molte delle Associazioni del territorio
che si occupano della manutenzione del verde sono in crisi
finanziaria perché all’entusiasmo iniziale dei sostenitori
(le famiglie che si autotassano per curare il verde pubblico
sotto casa) a lungo andare si sostituisce un abbandono progressivo
da parte dei soci. Le motivazioni che spingono le persone
a questa sorta di fuga sono tante, dal fattore economico alla
ripicca perché il suo pezzetto di verde è meno
curato di altri, dal “perché non pagano tutti” alla
simpatia o antipatia per il presidente di turno o per il giardiniere.
Il rischio è che le associazioni volontarie restituiscano
le aree “adottate” al Comune di Roma e quella parte di verde
curata fino ad oggi torni nello stato di abbandono e degrado
come era qualche anno fa . Un rischio concreto per molte associazioni
di Colli Aniene e del Tiburtino che hanno in gestione diverse
porzioni di verde pubblico e si sono, di fatto, sostituite
a chi aveva il compito e il dovere di curare il decoro del
territorio. Il sostegno della politica a queste associazioni
è stato finora pressoché nullo, tante promesse
e pochi fatti, ma finalmente qualcosa sembra muoversi. Usiamo
la giusta cautela nel fare questa affermazione perché
quando si tratta di finanziamenti pubblici per la comunità
gli scogli da affrontare sono sempre tanti e difficili. Dalla
Regione Lazio è stato promulgato un bando da 850mila
euro a sostegno dei cittadini e delle associazioni che si
occupano della manutenzione delle aree riservate al verde
pubblico urbano. Il 50% delle risorse è riservato a
Roma Capitale. Il 12 dicembre, con una delibera di Giunta,
si è data piena attuazione alla norma, contenuta nel
Collegato 2017, approvando i criteri e le modalità
per il riparto dei contributi e lo schema di convenzione tipo
per l’affidamento in gestione delle aree verdi.
Ecco
tutte le info:
Chi
ne può beneficiare?
I comitati di quartiere riconosciuti dal comune e le associazioni
senza fini di lucro costituite da cittadini.
Come
fare la richiesta:
Primo step. Il comitato deve redigere un progetto, andare
al Comune di riferimento e sottoscrivere una bozza di convenzione
col Comune stesso (vedi schema tipo allegato alla Delibera
regionale).
Secondo
step. E’ il Comune, sulla base della bozza di convenzione,
o l’Ente di gestione dell’area protetta a presentare la domanda
alla Regione Lazio, Direzione regionale competente in materia
di Enti locali, tramite posta elettronica certificata risorseumane@regione.lazio.legalmail.it.
Cosa
deve prevedere il progetto:
Il progetto deve contenere la plainimetria dell’area interessata,
gli interventi e le attività di manutenzione da realizzare,
il piano economico-finanziario. Deve essere previsto anche
un cronoprogramma dettagliato da verificare con cadenza mensile.
A
quanto ammonta il contributo:
Fino a 20mila euro per ciascun intervento. Il contributo concesso
per ciascuna domanda non può superare il 90% del valore
economico del progetto recante, non si può comunque
superare l’importo di 15mila euro per la copertura delle spese
di parte corrente e 5mila euro per la copertura delle spese
in conto capitale.
Inclusa
la polizza assicurativa
Sono ammissibili a contributo anche le spese relative alla
copertura della polizza assicurativa per infortuni e responsabilità
civile verso terzi per danni a persone e cose.
Tempi
e modalità di erogazione
La Direzione regionale competenti Enti locali accoglie o rigetta
la domanda entro 60 giorni dalla presentazione.