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febbraio 2018 - Il progetto #Roma5G entra nel vivo:
Roma Capitale, Fastweb ed Ericsson hanno acceso ieri il primo
segnale 5G a Roma attraverso una demo di realtà virtuale
presso la Biblioteca Fabrizio Giovenale, nel Municipio IV.
Una prova dal vivo che ha permesso di dimostrare sul campo
le potenzialità della futura rete di quinta generazione
in termini di capacità di trasmissione, di significativa
diminuzione della latenza e di direzionalità del segnale
sugli utenti in movimento.
“L’attivazione del primo segnale 5G nella nostra città
si realizza a soli cinque mesi dal lancio del progetto #Roma5G.
Questa è la dimostrazione dell’impegno costante dell’Amministrazione
capitolina sul fronte dello sviluppo delle nuove infrastrutture
tecnologiche, nella consapevolezza del fatto che queste costituiscono
un fattore abilitante per attrarre investimenti sul territorio,
migliorare e ampliare i servizi al cittadino, contestualizzarli
al territorio, offrendo possibilità di sviluppo locale
e di riqualificazione anche di aree urbane periferiche”,
dichiara la Sindaca di Roma Virginia Raggi.
“Con il progetto #Roma5G intendiamo attrarre le eccellenze
di settore per fare di Roma un laboratorio nazionale di innovazione
nel quale sperimentare soluzioni innovative in grado di migliorare
il modo di vivere la città, con il coinvolgimento di
una varietà di soggetti, quali ad esempio le municipalizzate,
le industrie, i cittadini, gli sviluppatori e i centri di
ricerca”, commenta l'assessora a Roma Semplice Flavia
Marzano.
Nel corso della conferenza stampa che si è svolta presso
la Biblioteca Giovenale è stato mostrato dal vivo il
funzionamento di alcune applicazioni legate alla realtà
virtuale, con la trasmissione di un video in alta qualità
e la fruizione attraverso speciali visori di un video immersivo
della città di Roma realizzato con la tecnica della
ripresa a 360 gradi.
Contestualmente è stato illustrato il percorso di innovazione,
gli ambiti individuati per la sperimentazione della rete mobile
5G e gli scenari applicativi che potranno essere sviluppati
già a partire dalla seconda metà del 2018 sulla
base delle disponibilità e delle autorizzazioni necessarie
da parte di tutti i soggetti coinvolti.
Il primo ambito sarà relativo alla valorizzazione del
patrimonio culturale e artistico della Capitale a supporto
del turismo: saranno individuati siti archeologici o ambienti
museali in cui arricchire l’esperienza del visitatore attraverso
applicazioni di realtà virtuale e realtà aumentata,
che consentiranno in alcuni casi la ricostruzione di ambienti
non più accessibili o esistenti. Il secondo ambito
di sperimentazione riguarderà lo sviluppo di servizi
di nuova generazione legati alla sicurezza con soluzioni innovative
di telesorveglianza ad altissima definizione. Il terzo ambito
individuato è quello relativo alla mobilità
urbana con lo sviluppo di applicazioni sia per i servizi di
tracciamento automatico del viaggio per nuovi modelli di tariffazione
e di informazione ai viaggiatori sui mezzi pubblici sia per
la telemetria in tempo reale della diagnostica di bordo e
l’analisi predittiva dei guasti.
Come emerso dal recente report “Merged Reality” di Ericsson,
turismo e mobilità sono proprio tra gli ambiti che,
secondo 6 consumatori italiani su 10, saranno modificati profondamente
dalla fusione tra Realtà Virtuale e Realtà Aumentata
nella nostra quotidianità: per il 21% degli italiani
intervistati sarà possibile esplorare le destinazioni
tramite mappe che integrano informazioni accessibili in Realtà
Aumentata e per il 25% si potrà viaggiare virtualmente
insieme ad altre persone. Ma, affinché ciò accada,
serve migliorare i tempi di risposta delle reti di telecomunicazioni
mobili e, in questo, il 5G può giocare un ruolo importante.