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marzo 2018 - Parlare di “paura di uscire di casa
la sera” ci appare quantomeno eccessivo ma che il livello
di sicurezza percepita nel quartiere sia molto basso corrisponde
alla verità. Basta leggere i vari post pubblicati sui
gruppi dei social network per capire che a Colli Aniene le
condizioni di degrado e di criminalità sono vicine
ai momenti peggiori dalla sua fondazione. Pertanto condividiamo
quasi integralmente il documento-denuncia
del CDQ Cittadini di Colli Aniene Bene Comune.
Il
CDQ ha recepito l’escalation e i forti disagi dei residenti
ed ha ritenuto di dover rappresentare il perpetrarsi di continui
fenomeni di microcriminalità o di comportamenti noncuranti
del rispetto civico e delle persone in particolare riferiti
a furti in appartamenti, tentativi di furti in negozi, furti
di vetture e di accessori delle automobili, scippi , sversamenti
abusivi e il persistere di combustioni illecite di rifiuti
ossia i cosiddetti roghi tossici. “Il sentimento di insicurezza
percepita dai cittadini – scrive il CdQ nella sua lettera
- è crescente a tal punto che è necessario chiedere
alle Forze di Polizia una maggiore ‘visibile presenza’,che
sta ragionevolmente a significare per tutti noi, azione deterrente”
Da parte mia, come presidente dell’Associazione Vivere A Colli
Aniene, sostengo le richieste per un maggior controllo del
territorio da parte delle forze dell’ordine avanzate dal CDQ.
Non dimentichiamo che il fenomeno dell’aumento della microcriminalità
a Colli Aniene è un tema che si ripropone in maniera
ciclica. Nel 2012 affrontammo una vera emergenza sicurezza
e riuscimmo ad ottenere dall’allora Questore di Roma Tagliente
misure adeguate per riportare il tutto a livelli di normalità.
La situazione attuale non è molto diversa da quella
passata e richiede lo stesso impegno per risolverla. Le forze
dell'ordine fanno il possibile con le poche risorse a disposizione
ma purtroppo questo non basta.