13
marzo 2018 - La gestione dei problemi rilevati dai
vigili del fuoco nella scuola materna Mary Poppins di Colli
Aniene non si è rivelata adeguata e i malumori dei
genitori dei piccoli che frequentano l’asilo sono evidenti.
Ben due Commissioni del IV Municipio (Scuola e Trasparenza)
hanno tentato di dipanare questa ingarbugliata matassa che
vede l’Ufficio Tecnico fermo su posizioni che non trovano
condivisione per come è stata affrontata l’emergenza.
Per prima cosa l’edificio scolastico è stato chiuso
solo nella giornata in cui i VV.FF hanno rilevato i fatti
che richiedevano un immediato intervento e un attento esame.
Ieri, ad esempio, l'Ufficio Tecnico ha autorizzato con molto
ritardo una disinfezione dei locali della Mary Poppins con
quadranti di ammonio(senza sospensione del servizio). Come
riferito da alcuni genitori “… continua a non esserci chiaro
il perché non si sia deciso prima, magari chiudendo
la scuola per 48 ore come di solito viene fatto, per fare
una VERA derattizzazione, dato il provvedimento dei VVFF che
avevano già interdetto la Mary Poppins, denunciando
la presenza di pantegane che correvano sul controsoffitto
(peraltro danneggiato a causa infiltrazioni) ed escrementi
di ratto.”
Del resto questa prassi di non chiudere le scuole per fare
la dovuta igienizzazione dei locali è un fatto che
abbiamo già criticato nel passato quando il problema
era stato evidenziato in un’altra scuola del quartiere. Francamente
non riusciamo a capire perché l’ufficio preposto della
ASL non interviene neanche di fronte alle segnalazioni dei
cittadini.
Nelle due sedute di Commissione, l’Ufficio Tecnico è
arrivato perfino a mettere in dubbio la presenza dei roditori,
nonostante il verbale dei VV.FF, provvedendo solamente a mettere
esche in giardino, per poi decidere improvvisamente di fare
un passo indietro, autorizzando una blanda sanificazione.
Alcuni genitori hanno deciso di tenere a casa i bambini nonostante
la scuola sia aperta con tutti i disagi che questa soluzione
comporta. Giustamente il dubbio che i roditori possano scendere
dal soffitto nei locali adibiti a mensa o aggirarsi nelle
classi oppure che le feci presenti nel controsoffitto possano,
con il vento, arrivare appunto nelle zone appena descritte,
impone a madri e padri di tutelare i propri figli.