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marzo 2018 - Diminuisce la tariffa sui rifiuti (Ta.Ri.)
per l’anno 2018. Produrrà un gettito previsto di 771
milioni di euro, con una riduzione che andrà a vantaggio
sia delle utenze non domestiche, imprese ed esercizi commerciali
(-0,93%), che a beneficio delle utenze domestiche (-0,73%).
È quanto stabilisce una delibera della Giunta capitolina,
che ha anche approvato il nuovo regolamento per la disciplina
della Ta.Ri. e altre due delibere per l’internalizzazione
e la gestione diretta del tributo e della riscossione, anche
coattiva.
Il risultato è frutto dell’opera di contrasto all’evasione
che il Campidoglio sta portando avanti insieme ad Ama che
ha già condotto a individuare tante utenze fantasma.
Proprio sulla scorta del principio del “chi inquina paga”,
il nuovo Regolamento Ta.Ri. elimina o diminuisce tutte le
agevolazioni cosiddette “politiche”, cioè non legate
alla capacità di produrre rifiuti: vengono ad esempio
cancellate le riduzioni tariffarie per le scuole private e
diminuite le percentuali forfettarie di riduzione per le attività
nei cui locali non è possibile determinare le aree
produttive di rifiuti speciali. Viene introdotto il pagamento
anche sugli immobili vuoti e ribadita la riscossione del tributo
per gli immobili dello Stato e degli enti pubblici, degli
stati esteri e delle rappresentanze diplomatiche degli organismi
internazionali. Resta invece invariata l’esenzione per reddito
(fino a un valore Isee di 6.500 euro) e vengono inserite alcune
agevolazioni “ambientali”: si prevedono premialità
per la riduzione dello spreco alimentare nella ristorazione
e nella distribuzione, per la riduzione di rifiuti prodotti
e per l’incremento della raccolta differenziata.
Con altre due delibere si avvia il processo di internalizzazione
della gestione del tributo. Il Dipartimento Risorse Economiche
del Campidoglio avrà il supporto di Aequa Roma per
le attività di accertamento, liquidazione e riscossione
anche coattiva del tributo, mentre rimane in capo ad Ama l’emissione
delle bollette.
Tutte iniziative apprezzabili e condivisibili ma che non affrontano
il principale disagio accusato dai cittadini: la qualità
del servizio erogato. Dopo una tregua di circa venti-trenta
giorni, coincidenti con il periodo preelettorale, dove il
servizio di raccolta dei rifiuti ha funzionato come un orologio
svizzero, ora in diversi edifici vengono segnalati nuovi disservizi
con i contenitori straripanti di sacchetti della raccolta
condominiale.