26
marzo 2018 - Una positiva notizia giunge dal sito
di Roma Capitale: i detenuti si occuperanno della pulizia
dei parchi. Oltre al reinserimento sociale di queste persone,
se l’esperimento avrà l’esito che tutti speriamo, ne
potrà giovare tutto il territorio della città
ad iniziare da Colli Aniene che possiede un gran numero di
aree verdi. Per ora la sperimentazione, alquanto limitata,
partirà dal Carcere di Rebibbia e si occuperà
del Parco di Colle Oppio, prima di una serie di ville e parchi
destinati alla manutenzione. L’Accordo congiunto Roma Capitale
- Ministero della Giustizia prende il via oggi, lunedì
26 marzo con i primi 18 detenuti.
Il progetto si fonda su attività di “lavoro volontario
e gratuito”, tenendo conto delle specifiche professionalità
e attitudini lavorative, promuovendo un percorso di sensibilizzazione
al rispetto del bene comune, alla legalità, all’osservanza
delle regole e delle norme, come elementi imprescindibili
per il percorso di reintegrazione del reo.
L’attività lavorativa, che prevede l’impegno in strada
5 giorni a settimana, avrà la durata di 6 mesi sotto
il controllo diretto e la supervisione della Polizia Penitenziaria.
Il percorso di formazione preventivo, con rilascio di attestato,
svolto dai detenuti e organizzato dal Servizio Giardini, potrà
servire anche successivamente per il loro reintegro nel mondo
lavorativo.
“Il progetto restituisce valore alla Città e contribuisce
allo stesso tempo a garantire maggiore sicurezza nell’ottica
di prevenzione del rischio di recidiva. L’inserimento lavorativo
attraverso progetti di pubblica utilità svolge un ruolo
importante per la rieducazione e reintegro sociale del detenuto
contribuendo a dare speranza per la costruzione di una nuova
vita fuori dal carcere”, dichiara la Sindaca di Roma
Virginia Raggi.
Se questo esperimento avrà un esito positivo per la
comunità, invitiamo le istituzioni a prendere in considerazione
la possibilità di coinvolgere in lavori di pubblica
utilità, in modalità volontaria, altre categorie
di persone che percepiscono contributi dallo Stato e vorrebbero
ricambiare con il lavoro l’aiuto ricevuto.