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aprile 2018 - Grazie alla Delibera
di Giunta n. 7-2018 del Municipio Roma 4, finalmente,
dopo quindici anni dal varo del progetto, si andrà
verso l’inaugurazione di Villa Farinacci al fine di realizzare
in quella struttura un polo artistico-culturale del territorio
del tiburtino. Per chi non conoscesse la storia dell'edificio
storico, ricordiamo che questa villa rustica sita all'interno
del Parco Petroselli, nella zona Casal de' Pazzi di Roma,
fatta edificare nel 1940 dal gerarca fascista Roberto Farinacci,
ebbe una serie di vicissitudini che ne compromisero l’utilizzo
per molti anni. Sul finire degli anni sessanta fu utilizzata
come sede di un ristorante ma nel 1975 il comune di Roma espropriò
in proprio favore la villa togliendola agli eredi Farinacci.
Nel giugno 1994 i locali della villa divennero un centro sociale
che pare prendere il nome dalla caratteristica architettonica
dell'edificio stesso: La Torre. La villa fu occupata dopo
otto anni di degrado ed abbandono. Tra il 1995 ed il 1997
il centro sociale fu più volte sgomberato dalle forze
dell'ordine e nuovamente occupato. Nel 1996 la struttura fu
vincolata come "patrimonio artistico e storico"
e nel maggio 1997 il centro fu traslocato in una nuova sede
presso via Bertero. Il 15 febbraio ed il 29 settembre 1996
la villa fu interessata da incendi di natura dolosa.
IL
RESTAURO - A 13 anni dallo sgombero del centro sociale,
il 4 giugno 2008 sono stati avviati dei lavori di restauro,
a cura della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma. I lavori
furono finalizzati al recupero della struttura originaria
dell'edificio, sia dal punto di vista architettonico che nei
dettagli, quali pavimentazioni, rivestimenti ed arredi. La
destinazione d'uso sarà variata, come già previsto
nel Piano Regolatore Generale: la Villa avrebbe dovuto ospitare
un nuovo Centro Parchi, con obiettivi di informazione ed educazione
ambientale, ed una biblioteca comunale, la seconda disponibile
nel IV Municipio (ex V), dopo il recupero della Vaccheria
Nardi. L'opera fu concordata attraverso una convenzione tra
il Comune e il Ministero dell'Ambiente: il 19/06/2002 fu firmato
un Protocollo dì Intesa tra l'Amministrazione Capitolina
ed il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio
e del Mare, Protocollo che prevedeva l'erogazione da parte
del Ministero di un contributo economico per gli interventi
necessari per la ristrutturazione della Villa Farinacci, in
cambio della concessione ad uso gratuito del bene e prevedeva
l'erogazione da parte del Comune di Roma di un contributo
per lavori di restauro di alcuni locali da riservare all'utilizzo
dell'ex Municipio Roma V; la Deliberazione del Consiglio Comunale
n. 110/2003 prevedeva l'autorizzazione della concessione in
uso gratuito al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare per anni venti; i lavori di ristrutturazione
della Villa sono terminati nel dicembre 2010 e l'immobile
non é stato mai utilizzato dal Ministero dell'Ambiente
e della Tutela del Territorio e del Mare; in data 14/04/2016
il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e
del Mare ha comunicato che la sede della Villa Farinacci non
é più ritenuta idonea per i loro uffici. In
seguito a questo il Dipartimento Patrimonio ha convocato un
incontro il 5 aprile 2018 per procedere alla consegna del
fabbricato e delle relative chiavi al Municipio Roma IV.
La
Giunta del IV Municipio, dopo aver ottenuto i pareri favorevoli
necessari da parte degli uffici preposti di Comune e Municipio,
ha deliberato
che siano avviate tutte le procedure tecniche ed amministrative
necessarie per:
• provvedere alla verifica immediata per il corretto funzionamento
degli impianti ordinari e speciali, nonché delle porte,
degli infissi e dei serramenti oltre alla manutenzione ordinaria
e straordinaria degli stessi e dell'area giardino esterna;
• il rilascio delle dovute autorizzazioni affinché
sia riservata all'interno della Villa una sala adibita alla
celebrazione dei matrimoni civili, prevedendo che le somme
corrisposte per le cerimonie siano riassegnate per il sostegno
dell'immobile;
• prevedere una giornata inaugurale in cui esporre nelle sale
della Villa le opere degli artisti più significativi
del territorio municipale, primi fra tutti lo scultore Alfiero
Nena ed il pittore Turi Sottile;
• indire un avviso esplorativo per manifestazione di interesse
con lo scopo di recepire le esigenze e le richieste del territorio
sotto il profilo artistico/culturale;
• promuovere, alla luce degli interessi manifestati di cui
al punto precedente, uno o più bandi pubblici nel corso
di ogni anno, aventi caratteristiche e temi differenti, per
consentire lo svolgimento di attività culturali di
vario genere, impegnando i fondi della cultura necessari,
posti a bilancio annualmente, a partire dall'anno in corso.