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maggio 2018 - Un lenzuolo con una frase lapidaria,
“Noi pagare le tasse – Voi tagliare l’erba”, è
improvvisamente comparso presso la rotatoria di via Grotta
di Gregna ossia a ridosso del mercato di Colli Aniene. L’insolita
forma di protesta, ormai la maggior parte di noi si avvalgono
delle bacheche dei social network che hanno più ampia
visibilità, è firmata solo da due iniziali che
non permettono di individuare l’autore ma le parole che riporta
sono condivise da gran parte degli abitanti di questo territorio.
Doppiamo riportare per onor di verità che il cartello
in questione è stato esposto per poco tempo, subito
rimosso da una mano ignota a cui, probabilmente, dava fastidio
il contenuto ma questo non cambia il motivo della protesta.
In questo caso, non si sta rappresentando il degrado per la
manutenzione del verde, sempre attuale e mai affrontato con
determinazione dall’amministrazione di turno, ma si sta portando
in evidenza un reale pericolo per gli automobilisti costretti
ad affrontare l’incrocio con altri veicoli senza le condizioni
di sicurezza che la situazione richiede. Una questione che
si ripropone ciclicamente ogni anno in questo periodo in cui
l’erba cresce folta con piogge e sole che si alternano spesso
anche durante una giornata. Il problema è stato già
segnalato agli enti preposti da alcune associazioni e cittadini
senza che fino ad oggi sia stato fatto nulla a riguardo. È
ridicolo che ogni anno si debba tornare sempre sugli stessi
argomenti: dov’è la programmazione della cura del territorio,
dovere di ogni amministrazione e diritto dei cittadini? Ormai
è diventato inutile chiedere agli enti interessati
di intervenire perchè conosciamo già la risposta:
la mancanza cronica dei fondi pubblici. Ma chi è che
deve trovare questi fondi pubblici (ossia il corretto utilizzo
delle tasse versate dai cittadini) se non chi è stato
eletto per risolvere i problemi? Perché dobbiamo pagare
un esercito di presidenti, assessori e consiglieri in questa
città se poi dobbiamo sentire il solito ritornello
che chiude ogni discorso? Si potrebbe, ad esempio, impiegare
quel fiume di denaro utilizzato a scopo politico per risistemare
il territorio. Su, non alteratevi! Lo so anche io che sto
esprimendo un paradosso che non è attuabile in una
metropoli che deve essere amministrata e controllata ma sto
cercando di fornire uno stimolo ad una situazione che deve
invertire quel ciclo negativo che sembra non finire mai.