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maggio 2018 - Riceviamo e pubblichiamo un messaggio
ricevuto da un lettore del nostro blog: “Che cosa è
successo? Improvvisamente il Comune di Roma è diventato
così povero da non avere la possibilità di tagliare
l’erba nel piccolo parco situato tra via Grotta di Gregna
e Via Cassiani e via degli Alberini? Quando sindaco era Alemanno,
il Servizio Giardini provvedeva regolarmente al taglio dell’erba,
quando sindaco era Marino, ugualmente l’erba veniva tagliata.
E adesso? Poverissimo improvvisamente il Comune, oppure le
ragioni sono altre? E quale sarà la sorte della trentina
d’alberi, questa estate, quando l’erba cresciuta all’inverosimile
sarà paglia alla mercé della prima scintilla
o dell’accendino del solito piromane? Alberi bellissimi, credo
acacie, a giudicare dall’intenso profumo che spandono nell’aria
nei mesi di giugno e luglio. Foglie verdissime che diventano
rosse e marroni in autunno, e cadono d’inverno. Quale sarà
la sorte dei nostri cari alberi quest’estate? Carmelo D.”
Purtroppo
la situazione delle aree verdi del nostro quartiere e di tutta
la città è di degrado assoluto. Giardini e parchi,
non curati direttamente dai residenti, hanno assunto il volto
di piccole savane con rovi e sterpaglie che in certi punti
raggiungono l’altezza di una persona. Ad onor del vero è
doveroso sostenere che non si tratta di un problema limitato
soltanto agli ultimi due anni ma non si vede assolutamente
quel miglioramento più volte promesso e mai attuato.
Quantomeno, per una questione di sicurezza, si è provveduto
allo sfalcio di alcune rotatorie ma le aiuole spartitraffico
hanno l’erba talmente alta da essere impraticabili e tolgono
visibilità alle automobili. Il pericolo di incendi
nei parchi è reale e diventa sempre più rischioso
con l’avvicinarsi della stagione più calda. Lo scorso
anno abbiamo assistito a decine di roghi per autocombustione
o per la mano incosciente di qualche piromane. Sfortunatamente,
nella periferia romana proprio non si vede quel cambio di
passo nel modo di amministrare la città.