31
maggio 2018 - Lo scorso 26 maggio, presso la Biblioteca
Giovenale in zona Casal de Pazzi, si è svolta la prima
di una serie
di conferenze promosse dall'Associazione Coordinamento
Uniti per la Cervelletta (UPC). Per l'occasione sono intervenute,
come Relatrici, l'Arch. Marta Giambrone, l'Arch. Elena Grassini
e l'Arch. Flavia Camagni della Facoltà di Architettura
- Università La Sapienza di Roma.
L'intento dell'incontro, ricordato dal chairman dott. Elio
Romano, era di sensibilizzare la cittadinanza e dare più
forza alla richiesta di restauro del Casale, ormai in stato
di profondo abbandono; un tema certamente difficile ma che,
purtroppo, non riscuote la dovuta attenzione da parte di chi
amministra (oggi come ieri) questo prezioso bene comune.
Giova ricordare che, a compimento di una lunga lotta popolare
iniziata negli anni '70 e '80, il quartiere di Colli Aniene
ha sottratto il Casale alla speculazione edilizia. Purtroppo,
però, dal 2001 anno di acquisizione della Cervelletta
al patrimonio del Comune di Roma, fino ad oggi il Complesso
non è stato mai oggetto di manutenzione e oggi è
a rischio di possibili crolli.
E' stata ripercorso la lunga storia del Complesso a partire
dal 1300, secolo di costruzione della torre, fino ad arrivare
al 1600 / 1700, periodo in cui il Casale Fortificato raggiunse
la struttura odierna. Dopo aver sottolineato il carattere
storico, artistico ed etno-antropologico del Complesso è
stata effettuata l'analisi del suo stato di conservazione.
I rilievi, effettuati nel 2015/2016, documentavano già
allora lo stato di abbandono con una folta vegetazione circostante
le mura, cresciuta senza alcun controllo. I tetti delle vecchie
stalle, caduti da tempo, hanno determinato con le infiltrazioni
piovane, l'ammaloramento dei solai sottostanti, ora danneggiati
da ampi crolli. La torre presenta significative lesioni. Il
bel fabbricato del 1600 appare meglio conservato anche se
le riprese aeree mostrano delle zone di criticità nel
tetto.
Sono stati quindi segnalati gli interventi di recupero ed
è stata accertata la possibilità di una loro
articolazione in più fasi temporali. Si può
cominciare dalla messa in sicurezza per passare al ripristino
sequenziale delle varie parti del Complesso, spalmando l'onere
economico su più anni e facilitando così l'avvio
delle attività.
Le Relatrici, che hanno ricevuto l'apprezzamento per la qualità
e profondità del lavoro svolto, hanno poi suggerito
una serie di interventi di valorizzazione del Complesso necessari
per renderlo "vivo" e quindi più facilmente
tutelato nel tempo. Particolare interesse ha suscitato la
proposta che parte degli spazi, della zona meno nobile del
complesso, possa divenire sede di incubatori tecnologici o
comunque luogo di innovazione nel settore della trasformazione
digitale, oggi di punta nelle strategie del nostro Paese.
Una indicazione condivisa da UPC poiché rientra nella
Vision che l'Associazione ha per il Casale e che lo immagina,
nel futuro, al servizio della comunità territoriale,
verso tre obiettivi, come:
Polo di Promozione Sociale, Culturale ed Ambientale, per aggregare
e favorire iniziative a favore della cittadinanza e dell'associazionismo
territoriale.
Polo di Innovazione e Sviluppo, per favorire la ricerca e
la sperimentazione nuovi servizi digitali per la Cultura,
l’Ambiente e il Turismo, in particolare quello sostenibile.
Polo di Incontro Formativo, per gli Studenti delle Scuole
del Territorio, in cooperazione con l’Università e
lo sviluppo di know how in sinergia e continuità con
le tematiche precedentemente descritte.
Per la realizzazione di tali obiettivi UPC sta elaborando
la propria Mission, ovvero il cammino di iniziative che consentirà
la realizzazione della Vision. Il ciclo di conferenze quindi,
oltre che mantenere viva la memoria e l'attenzione sulla Cervelletta,
vuole essere anche strumento di comunicazione dei prossimi,
concreti passi utili a raggiungere gli obiettivi. La conferenza
odierna è stata infatti anche l'occasione per informare
la cittadinanza della iniziativa, avviata da UPC e dalla sua
Presidente d.ssa Irene Ortis insieme con Italia Nostra, volta
a far acquisire alla Cervelletta lo status di "Complesso
Monumentale" a norma dell'Art.101 DL 42/2004.
Tale obiettivo, ritenuto ragionevolmente fondato sotto il
profilo sostanziale, innalzerebbe formalmente il valore culturale,
storico, artistico ed etno-antrolopogico del Casale, rafforzandone
l'esigenza di protezione e aumentando la possibilità
di reperire fondi per la sua valorizzazione; un'esigenza sintetizzata
da UPC attraverso il messaggio: "riavviare il motore
di sviluppo sociale e culturale" che la Cervelletta ha
rappresentato nel corso di tanti secoli. Ulteriori iniziative
di UPC sono in fase di studio e saranno rese note non appena
ne sarà verificata la fattibilità.
Altre idee di valorizzazione del Complesso, presentate dalle
Relatrici, hanno riguardato le aree circostanti con la possibilità
di realizzare un mercato agricolo, una piscina ed una zona
di orti urbani.
Ricordiamo che il prossimo Venerdì 1 Giugno,
alle ore 17:00 presso la stessa Biblioteca, ci sarà
un nuovo
incontro sul tema: IL PAESAGGIO DELLA BONIFICA,
relatori: Simone Quilici Ricercatore, Patrizio Zucca Vicepresidente
Ordine agronomi e forestali e, IN RICORDO DI VITTORIA CALZOLARI,
LA SIGNORA DEL PAESAGGIO, Annalisa Cipriani della sezione
romana di Italia Nostra.
Alle Amministrazioni competenti territorialmente, ricordiamo
con rinnovata speranza, che rimaniamo in attesa della preannunciata
convocazione del Tavolo di Lavoro nel quale discutere obbiettivi
e attività utili per rilanciare la Tutela e la Valorizzazione
della Cervelletta.
Infine informiamo i lettori che chi vuole partecipare attivamente
alle iniziative di UPC, può segnalarlo a Giulio Feliciangeli
(giulio.feliciangeli@gmail.com)
per essere inseriti nella mailing-list dell'Associazione;
mentre per approfondimenti tematici, relativamente agli incontri,
può contattare Elio Romano (yaroma@tin.it).