12
giugno 2018 - Ben 2.523 residenti
di questo territorio hanno raccolto il nostro appello per
una maggiore sicurezza nel nostro quartiere. Nel frattempo
abbiamo portato le telecamere di RAI 3 per documentare quello
che sta accadendo nel quartiere e abbiamo avuto i primi contatti
con la dirigenza del Commissariato di San Basilio competente
per territorio. Purtroppo dobbiamo costatare che, nonostante
l’impegno delle forze dell’ordine e i maggiori controlli sul
territorio, il fenomeno non sembra trovare un argine. L’ultimo
episodio è accaduto nella giornata di ieri quando abbiamo
appreso che la scuola materna di via Sommovigo è stata
depredata per la quinta volta negli ultimi due mesi e, cosa
più preoccupante, i malviventi hanno lasciato tracce
di sangue all’interno dei locali creando, oltre al danno,
un possibile pericolo sanitario. Tutto questo perché
dalle dichiarazioni dei genitori, la scuola sarebbe stata
ripulita ma non sanificata per la mancanza di un macchinario
adatto all’operazione.
Dopo
poco più di un mese, abbiamo concluso la nostra raccolta
firme e comunicato al Prefetto di Roma Dr.ssa Paola Basilone,
al Questore di Roma Dr. Guido Marino e alla Sindaca di Roma
Avv. Virginia Raggi che oltre 2000 nuclei famigliari
chiedono un diritto garantito dalla costituzione. Pretendiamo
che vengano affidate maggiori risorse alle forze responsabili
del controllo della sicurezza pubblica e che vengano messe
in atto decisioni temporanee e straordinarie, come la presenza
fissa della polizia nel quartiere per fare da deterrente
a qualsiasi tipo di illecito.
I
sottoscrittori della petizione (le associazioni Vivere a Colli
Aniene, Roma Civita Opus, I nostri figli al centro della sQuola,
Piccoli Giganti Onlus, Roma per Liga, Il Foro, Associazione
Italiana Casa Ufficio Soci, l’Anfiteatro, CDQ Cittadini di
Colli Aniene Bene Comune, Coordinamento Uniti per la Cervelletta,
ODV inFORMARE Onlus e i cittadini firmatari di questa petizione)
hanno chiesto un incontro urgente al fine di mettere fine
a questa situazione critica straordinaria che va avanti da
almeno due mesi.