27
giugno 2018 - La sindaca Virginia Raggi ha firmato
l'ordinanza che disciplina gli orari di funzionamento degli
apparecchi da gioco con vincita in denaro. L'orario di accensione
è fissato tutti i giorni, festivi compresi, dalle ore
9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 18.00 alle ore 23.00. Al di
fuori di queste fasce orarie gli apparecchi, collocati in
sale dedicate al gioco e in esercizi autorizzati, dovranno
essere spenti, inaccessibili agli utenti, privati dell’alimentazione
e scollegati dal sistema. Le sale dedicate al gioco e gli
esercizi commerciali in cui siano presenti slot-machine hanno
l’obbligo di esporre, sia all’interno che all’esterno dei
locali, un avviso con le fasce orarie di funzionamento degli
apparecchi. Le violazioni saranno punite con sanzione amministrativa
pecuniaria, da un minimo di 150 euro a un massimo di 450,
e, in caso di recidiva, con la sospensione dell'attività
di gioco fino a 5 giorni.
“La
salute dei cittadini – dichiara la sindaca Virginia Raggi
– viene prima di tutto. Per questo la nostra guerra al gioco
d’azzardo non si ferma. Contenerne la diffusione, attraverso
l’introduzione di limiti orari, è un atto doveroso.
Voglio ricordarvi che a Roma i numeri sono da capogiro: 294
sale e più di 50mila slot machine, pari ad oltre il
12% di tutte quelle distribuite nel nostro Paese. Nel 2017
inoltre c’è stato un aumento progressivo del numero
di soggetti in carico ai servizi di cura per le dipendenze
da gioco. Si tratta di una patologia che coinvolge tutte le
categorie di cittadini: disoccupati, precari, studenti, casalinghe
e pensionati. E in molti casi si tratta di persone che si
trovano in una difficile condizione economica”, conclude
Raggi.
“Questo
intervento significativo aderisce un imperativo anche morale
per le Istituzioni – afferma Carlo Cafarotti, assessore
allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro di Roma Capitale
– a tutela del benessere dell’intera collettività.
Perché il dramma dell'azzardopatia è un circolo
vizioso che colpisce tanti: non solo i soggetti affetti da
dipendenza ma anche i familiari e le persone vicine, con conseguenze
devastanti. Dal vizio spesso scaturisce il crimine, che prolifera
in situazioni di indebitamento e disperazione. Questo provvedimento
pone un freno al fenomeno e lancia un forte segnale di vicinanza
ai cittadini da parte delle istituzioni”.
“Con
questa ordinanza – dichiara Sara Seccia, vicepresidente
della Commissione Commercio di Roma Capitale – Roma Capitale
compie il secondo passo fondamentale nel contrasto all’azzardopatia,
riconosciuta a livello internazionale dall’Organizzazione
Mondiale della Sanità quale patologia del comportamento
legata alla dipendenza da gioco compulsivo. Lo scorso giugno
abbiamo approvato in Assemblea Capitolina un Regolamento per
le Sale Slot e i Giochi Leciti in cui, tra l’altro, abbiamo
stabilito per le nuove attività delle distanze minime
dai luoghi sensibili quali gli istituti scolastici, i luoghi
di culto, i centri giovanili, le strutture residenziali o
semiresidenziali operanti in ambito sanitario o socio-assistenziale
e i centri anziani”.
Ora
non resta che sperare nei controlli, visto che tutt’ora molte
slot-machine sono poste ad una distanza inferiore da quella
di 500 metri prevista per i luoghi sensibili dal regolamento
varato dall’Amministrazione di Roma Capitale (istituti scolastici
di qualsiasi grado, luoghi di culto, centri giovanili o altri
istituti frequentati principalmente da giovani, strutture
residenziali o semiresidenziali operanti in ambito sanitario
o socio-assistenziale, centri anziani). Nel nostro quartiere
ci sono tante slot-machine che non rispettano la distanza
prevista e senza le sanzioni continueranno ad operare in maniera
indisturbata.