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Anche PIF, dopo la Cortellesi, Garrone ed altri illustri personaggi, firma per la Cervelletta Luogo del Cuore FAI

6 luglio 2018 - Ieri sera, per il Cinema in Piazza al Casale della Cervelletta, è stato presentato il film "La mafia uccide solo d'estate" e per questo evento è intervenuto nell’arena cinematografica estiva Pierfrancesco Diliberto, regista, conduttore televisivo, scrittore, sceneggiatore e attore, molto più conosciuto come PIF. Anche lui, come Paola Cortellesi, Matteo Garrone e tanti altri attori e registi ha voluto lasciare la sua firma a sostegno del Parco e del Casale della Cervelletta come Luogo del Cuore FAI.
Già oltre milleseicento persone hanno firmato su sito del FAI o sul modulo cartaceo presso il box del Coordinamento Uniti per la Cervelletta dimostrando come questo monumento sia nel cuore e nella testa di tante persone del tiburtino. Siamo certi che presto, tante altre firme dei residenti di Colli Aniene, Tor Sapienza, Tiburtino III, San Basilio, Tor Cervara, Ponte Mammolo e di tutto il tiburtino seguiranno l’esempio di chi ha già dimostrato il proprio attaccamento al Parco Naturale della Cervelletta e al suo Casale storico.

Per firmare, il sistema più semplice, è quello di farlo on-line collegandosi al sito del FAI – I luoghi del Cuore e autenticarsi attraverso Facebook o dopo una richiesta di iscrizione. Altrimenti vi potete recare la sera di tutti i giorni di luglio presso “Il Cinema in Piazza” dei Ragazzi del Cinema America nello spazio allestito sotto il Casale della Cervelletta.

IL COMITATO

Il Comitato per la Salvaguardia del Casale della Cervelletta, costituito dalle associazioni “Vivere a Colli Aniene”, Coordinamento Uniti per la Cervelletta e da cittadini attivi, è nato a scopo temporaneo per tutelare e salvaguardare il Casale Storico della Cervelletta e la sua Torre Medioevale e per riportarlo in condizioni di sicurezza affinchè la comunità possa riappropriarsi di un suo bene simbolo e storia del territorio.

BISOGNI DEL LUOGO

La situazione, ampiamente documentata da autorevoli e in parte recenti studi effettuati da due Facoltà di Architettura delle Università di Roma 1 e Roma 3, è drammatica. Lo stato attuale è di completo abbandono dei fabbricati, che non sono mai stato oggetto di restauro né di manutenzione ordinaria almeno dal 2001, anno in cui il Comune di Roma ne è divenuto proprietario. Oggi il casale è chiuso a causa di possibili crolli. Alcune parti del complesso, rimaste senza tetto da molti anni, sono in uno stato ancora più grave di degrado con crolli che interessano anche parti dei solai rimasti scoperti.

IL PARCO E IL CASALE DELLA CERVELLETTA

Arroccato su una rupe tufacea a controllo delle antiche vie Collatina e Prenestina e della Valle dell'Aniene, il complesso fortificato della Cervelletta emerge con la sua alta torre medievale circondata da massicci corpi di fabbrica. Secondi alcuni studiosi, il toponimo sarebbe la corruzione del termine cervaretto(da cui Cervarettae quindi Cervelletta), derivante dalla presenza nel territorio di riserve di cervi. Altri invece ipotizzano una derivazione dal latino acervus(cumulo) per la presenza delle vicine cave romane (Tor Cervara), dove si creavano imponenti cumuli dagli scarti di lavorazione ed estrazione del tufo. La tenuta della Cervelletta era un vasto fondo medievale di proprietà ecclesiastica, che fu prima del monastero di S. Tommaso in Formis (bolla di Innocenzo III del 1202) con la denominazione di Casale sancti loci, poi della Basilica Lateranense ed in seguito della Basilica di S. Lorenzo fuori le mura. Nel XVI secolo il fondo venne rilevato dalla famiglia Sforza che lo tenne sino al 1628, quando venne acquistato dal Cardinale Scipione Borghese; a questa famiglia si deve la trasformazione del casale in elegante residenza di campagna e lo sviluppo della sua parte produttiva. Proprio nel corso del XVII secolo, nelle piante del Catasto Alessandrino, la tenuta compare con il nome con cui è oggi nota di Casale della Cervelletta. Nel 1835 il fondo passಠalla famiglia Salviati, che realizzo' la bonifica del territorio colpito dalla malaria. Il complesso della Cervelletta oggi si presenta come una struttura composita, frutto di stratificazioni secolari ed insieme delle trasformazioni funzionali che ha subito: da sistema fortificato a centro direzionale di una vasta tenuta agricola ed ancora a dimora signorile. La struttura è costituita da un corpo centrale voluto dai Borghese, il cui stemma di famiglia campeggiava sino al 1950 sulla finestra centrale del piano superiore; l'accesso al casale avviene attraverso un elegante portale che immette in un portico, il quale a sua volta conduce agli ambienti residenziali e, attraverso un cortile interno, agli spazi di servizio con le stalle ed i fienili. Nel piano nobile è un salone con camino, sul quale è dipinto lo stemma della famiglia Salviati; degna di nota è anche l'ampia loggia coperta, caratterizzata da due grandi aperture ad arco. La torre medievale (XII sec.), coronata da merlatura guelfa, è di notevole altezza (circa 30 metri) e presenta resti di feritoie e di mensole di sostegno dei ballatoi, ad indicare l'originaria funzione giurisdizionale e di vedetta. Una cappella dedicata all'Assunta sorgeva invece dove oggi si trova la Chiesa di S. Maria Immacolata, eretta nel 1911 su disegno del Marchese Carlo Lepri. Oggi,dall'altura su cui si erge il complesso,è possibile percepire il suo isolamento e l'assedio progressivo degli edifici e dell'urbanizzazione moderna che minacciano e modificano progressivamente il paesaggio antico, di cui il casale rappresenta uno degli ultimi e precari testimoni.

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