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luglio 2018 - Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
“Persone anziane costrette a prendere l’autobus col caldo
che fa, costrette a percorrere una strada stretta in salita
senza marciapiedi, col rischio d’essere investiti dalla macchine
che la percorrono nei due sensi, costretti a due - tre ore
di attesa per recuperare che cosa? I bollettini del canone
d’affitto che il IV Municipio da circa tre mesi non fa pervenire
agli inquilini delle case popolari. La cosa che ti fa più
rabbia è il silenzio. Non ti dicono perché non
arrivano i bollettini come sempre a casa, non ti danno una
spiegazione, non si degnano di inviare un avviso qualsiasi.
E gli inquilini, temendo d’essere considerati morosi, devono
sottoporsi allo strazio di andare a recuperare i bollettini
presso gli uffici del Comune. Ti fa rabbia, dicevo, il silenzio.
Nessuno sa nulla. Ma c’è un’altra cosa che mi fa morire
dalla rabbia: che io alla signora che amministra la Capitale
al ballottaggio (ci tengo a precisare: solo al ballottaggio)
ho dato il mio voto. Non avrei mai immaginato di passare dalla
padella alla brace. Carmelo D.”
La
vicenda
L’episodio
segnalato dal nostro lettore è relativo ad una fatto
già riportato da alcuni siti web nei giorni scorsi:
il caos sul mancato arrivo dei bollettini necessari al pagamento
degli affitti nelle case di edilizia residenziale pubblica
in molti quartieri della città. Esasperati per la situazione
ed infuriati per i considerevoli ritardi (i bollettini degli
affitti di gennaio sono stati recapitati a maggio) alcuni
inquilini hanno fatto irruzione presso l’aula del Consiglio
del sesto Municipio durante lo svolgimento della commissione
patrimonio chiedendo che i bollettini venissero recapitati
a domicilio come è loro diritto. Una brutta vicenda
che sta creando dei disagi notevoli soprattutto agli inquilini
anziani.