24
luglio 2018 - Con la fine di luglio si conclude l’iniziativa
del Cinema in Piazza alla Cervelletta promossa dai ragazzi
del Cinema America. È il momento dei bilanci e delle
speranze future. Ci siamo rivolti a Valerio Carocci, uno dei
leader del gruppo promotore e profondo conoscitore del nostro
territorio dove vive tutt’ora, a cui abbiamo sottoposto qualche
domanda.
Come
giudica l’affluenza di spettatori per il cinema alla Cervelletta
e la soddisfazione del pubblico per questa prima iniziativa?
Siamo felicissimi per la forte risposta arrivata anzitutto
dal quartiere che ha partecipato alle proiezioni e ai dibattiti
con autori, attori e maestranze. Qui sono nato, cresciuto
e abito. Sentivo una sorta di debito con questo territorio
e, dopo aver sperimentato il cinema in piazza a Trastevere,
ho pensato di restituire qualcosa a questo luogo in termini
di cultura e socialità. Per questo siamo anche orgogliosi
di aver portato alla Cervelletta spettatori provenienti da
altre periferie e dal centro di Roma: Torre Angela, Tor Bella
Monaca, Trastevere, Balduina. Riuscire a far conoscere la
Cervelletta ai cittadini di quartieri diversi e distanti e
mescolare il pubblico delle tre arene era uno dei nostri principali
obiettivi.
Il
dubbio iniziale che l’evento potesse andare deserto a causa
della location distaccata dall’abitato e il clima non certo
favorevole di questo strano mese di luglio avrebbe potuto
pregiudicare il progetto, ma la risposta dei cittadini pare
non sia mancata.
Dobbiamo confessarlo: eravamo molto preoccupati per la
lontananza dal centro abitato e per gli interventi necessari
di bonifica dell’area prima dell’installazione del maxi schermo.
E il meteo di certo non ci ha aiutato. Ma aver vinto la sfida
in queste condizioni sfavorevoli rafforza ancor di più
il valore di questa esperienza.
Ripeterete
questa iniziativa anche il prossimo anno e cosa si può
migliorare alla luce di questa prima esperienza?
Sarebbe un enorme piacere tornare anche il prossimo anno,
ma vanno fatte alcune valutazioni. Serve un aiuto più
importante da parte delle istituzioni locali per garantire
condizioni migliori per lo svolgimento dell’arena a partire,
ad esempio, da un’alimentazione costante di corrente elettrica
(abbiamo dovuto noleggiare un gruppo elettrogeno molto costoso)
e da una maggiore illuminazione delle pubbliche vie di accesso.
Anche i meno giovani devono poter raggiungere gli eventi e
partecipare all’arena con facilità.
Sopra lo schermo l’imponente presenza dell’ombra del
Casale storico della Cervelletta con le bellissime immagini
notturne che tu hai riportato sui Social Network. La tua esperienza
di progetti “impossibili” portati al successo con ostinazione
può indicare la strada per recuperare questo bene della
comunità?
Al momento non mi pare ci siano mire speculative sul Casale
della Cervelletta, dunque in questo caso non ci sono progetti
da bloccare, ma vigileremo. Semmai bisogna mettere d’accordo
gli enti pubblici interessati al suo recupero per trovare
una nuova funzione al Casale e, una volta definito il progetto,
per raccogliere i fondi necessari. Si potrebbe farne un luogo
di salvaguardia del patrimonio cinematografico storico, magari
destinando alcuni spazi a piccole sale, coinvolgendo l’Istituto
Luce, Cinecittà e il Centro sperimentale di cinematografia.
Un’altra idea vincente potrebbe essere quella di ospitarvi
un ostello, che a Roma manca da molto tempo, magari creando
all’interno anche una biblioteca e una cineteca. E’ un luogo
magico, silenzioso, immerso nel verde, ideale per riposarsi,
studiare, stare insieme, farne un luogo del sapere e della
cultura, e va restituito ai romani.
IL
PROGRAMMA DELLE ULTIME SERATE DEL CINEMA IN PIAZZA ALLA CERVELLETTA
Martedì
24 luglio
BLADE RUNNER: The Final Cut
di Ridley Scott (2007, 117 min)
A
25 anni dalla sua prima uscita, torna in servizio l'ex poliziotto
fallito Rick Deckard, prestato all'unità speciale Blade
Runner, per dare la caccia ai replicanti stavolta in una Los
Angeles del futuro, anno 2019, cupa, nebbiosa e terribilmente
affollata.
Mercoledì
25 luglio
VOLVER di Pedro
Almodóvar (2006, 120 min)
Raimunda,
una giovane e affascinante madre e imprenditrice, trova rifugio
dal suo passato a Madrid, dove vive col suo compagno Paco
e la figlia adolescente, Paula. Durante un tentativo di abuso
da parte del patrigno, Paula lo pugnala a morte. Scoperta
la tragedia, Raimunda copre l'omicidio e occulta il cadavere.
Ma il tragico evento rievoca fantasmi dolorosi.
Giovedì
26 luglio
EMANUELE CRIALESE presenta RESPIRO
di Emanuele Crialese (2002, 95 min)
A
Lampedusa la vita è immutabile: bande di ragazzini
si battono sulle scogliere, gli uomini vanno in mare, le donne
lavorano al magazzino del pesce. Grazia è una giovane
madre bizzarra e affettuosa. Ma il villaggio non sopporta
la sua spensieratezza e la sua libertà.
Venerdì
27 luglio
IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL
di Hayao Miyazaki (2004, 119 min)
La
giovane Sophie, 18 anni, lavora come parrucchiera. Durante
una delle sue rare uscite in citta`, conosce Howl il Mago.
Fraintendendo la loro relazione, una strega lancia un maleficio
terribile su Sophie e la trasforma in una vecchia di 90 anni.
Prostrata, Sophie fugge e vaga nelle terre desolate. Per puro
caso, entra nel Castello Errante di Howl e, nascondendo la
sua vera identita`, si fa assumere come donna delle pulizie.
Una favoloso destino la attende.
Sabato
28 luglio
IL LIBRO DELLA GIUNGLA
di Walt Disney (1967, 78 min)
ore 24.00 IL PADRINO: PARTE
III di Francis Ford Coppola (1990, 170 min)
Serata
doppia. Si inizia con un classico dell’animazione: protagonista
Mowgli, il cuccio d’uomo cresciuto nella foresta assieme a
pantere, orsi e lupi. Da mezzanotte il terzo capitolo del
“Padrino”: nel 1979, a New York, Michael Corleone, sessantenne,
tormentato dai rimorsi e stanco di violenza, ha raggiunto
la rispettabilità ed è ormai deciso di estraniare
definitivamente la propria famiglia dal mondo della mafia.
Domenica
29 luglio
MATTEO GARRONE presenta IL RACCONTO
DEI RACCONTI di Matteo Garrone (2015, 125
min)
Garrone
attinge a piene mani e con grande libertà creativa
a tre racconti de "Lo cunto de li cunti", la raccolta
di fiabe più antica d'Europa: una regina non riesce
più a sorridere, consumata dal desiderio di quel figlio
che non arriva; due anziane sorelle fanno leva su un equivoco
per attirare le attenzioni di un re erotomane; un sovrano
organizza un torneo per dare in sposa la figlia contando sul
fatto che nessuno dei pretendenti supererà la prova
da lui ideata.