17
settembre 2018 - Il primo caso che prendiamo in esame
è la rapina nel fine settimana scorso ad una farmacia
in viale Palmiro Togliatti a Colli Aniene dove una banda di
cinque persone, con l’aiuto di un auto-ariete lanciata a tutta
velocità sulla serranda del negozio, si sono appropriati
di un bottino di circa 7 mila euro. Ampiamente diffuso sui
social network il filmato ripreso dal sistema di sicurezza
della farmacia. Una pattuglia della Guardia di Finanza ha
inseguito i malviventi fino a Tor Cervara dove, approfittando
dello sbandamento del furgone, hanno arrestato uno dei componenti
della banda ma i complici sono riusciti a fuggire attraverso
la campagna vicina. La persona fermata è stata giudicata
e condannata per direttissima: ha patteggiato due anni con
pena sospesa perché incensurato.
Omicidio
nel parcheggio di un supermercato di via dei Monti Tiburtini,
l’altro ieri sera. Un uomo senza fissa dimora è stato
ucciso da un altro clochard a pochi passi dalla fermata della
metropolitana Pietralata. L’assassino, sotto gli effetti dell’alcool,
ha inferto il colpo mortale alla vittima con un coccio di
bottiglia al collo. L'omicida, un romeno di 43 anni, è
stato fermato sul posto dai Carabinieri.
L’ultimo
episodio, forse meno grave dei precedenti, ma più preoccupante
per chi vive in questo quartiere, ha visto coinvolte delle
giovani ragazze minacciate nella propria abitazione da un
malvivente che ha tentato di penetrare in casa. Era l’ora
di pranzo di giovedì scorso quando “…sono entrati
in casa mia in via Caterina Martinelli – racconta la madre
su Facebook – All’interno c’era mia figlia con delle amichette.
Hanno sentito i rumori, si sono spaventate e si sono rifugiate
in cameretta chiudendosi a chiave. Hanno chiamato al telefono
mio marito che è tornato subito a casa. Mia figlia
aveva dimenticato di chiudersi a chiave ( cosa che facciamo
sempre) e il ladro con la lastra è riuscito ad entrare.”
Solo la prontezza di spirito delle ragazze, che hanno usato
la cameretta come una panic-room, ha permesso che l’episodio
si svolgesse senza grandi conseguenze. Ma, la preoccupazione
che i nostri figli non sono al sicuro neanche nella propria
abitazione, lascia un grande senso di sfiducia e perplessità
verso chi dovrebbe difenderci da queste situazioni.
Antonio Barcella
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