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ottobre 2018 - Sono passati sei anni da quando Colli
Aniene fu tartassata da un traffico veicolare anomalo diretto
verso il depuratore Roma Est. Lunghe file di autocisterne,
ribattezzati “bottini”, che si dirigevano ogni giorno verso
il megaimpianto di trattamento dei reflui trasportando il
loro carico disgustoso proveniente dall’area dei castelli
romani. Allora la giustificazione che fu data era una situazione
straordinaria a causa di alcuni depuratori della provincia
di Roma sottoposti a sequestro dall’autorità giudiziaria.
Da alcuni giorni le mefitiche autocisterne hanno ricominciato
il loro viavai lungo le arterie principali di Colli Aniene
dirigendosi verso l’impianto di via degli Alberini. In coincidenza
di tale attività è stato di nuovo avvertito
nel quartiere il ritorno di emissioni nauseanti che da qualche
anno si erano attenuate. Non si conoscono i motivi di questi
nuovi trasporti di liquami attraverso il trasporto su strada.
Una operazione che impensierisce chi vive in questo territorio
per eventuali riversamenti di liquidi sulle carreggiate e
sul danneggiamento della superficie asfaltata già deteriorata
in più punti. Dobbiamo necessariamente costatare che
oltretutto gli autotrasportatori non fanno nulla per mitigare
il disagio dei cittadini e, come accaduto due giorni fa, si
permettono di parcheggiare le loro autobotti in seconda fila
in viale Franceschini per andare comodamente a prendere il
caffè. Del resto, in questo quartiere, i controlli
sono inesistenti e ognuno è padrone di fare quello
che vuole senza che nessuno intervenga.
Se le sorti di Colli Aniene interessassero veramente la Giunta
di prossimità avremmo già delle risposte al
problema ma ho l’impressione che anche questa questione andrà
ad aggiungersi alla serie di problemi irrisolti di questo
quartiere (parco di piazzale Loriedo, Casale della Cervelletta,
edifici scolastici fatiscenti, strade e marciapiedi disastrate,
manutenzione del verde pubblico, roghi tossici, la pessima
raccolta dei rifiuti). Poi qualcuno si interroga sui motivi
per i quali i cittadini di questo territorio hanno bocciato
l’amministrazione di questa città.
Antonio
Barcella
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