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ottobre 2018 - Italia Nostra ha presentato la 2ª
edizione della “Lista
Rossa”, un nuovo censimento del patrimonio culturale
italiano in pericolo. Attraverso le 200 sezioni presenti da
Nord a Sud del Paese, l’associazione ha avviato un’ulteriore
mappatura, per monitorare lo stato in cui versano beni artistici
e architettonici, beni comuni o paesaggi in abbandono o bisognosi
di tutela, siti archeologici meno conosciuti, centri storici,
borghi, castelli, palazzi, chiese, singoli monumenti in pericolo.
La nuova lista (che si aggiunge alla prima del 2011/2012)
e che sarà costantemente aggiornata, parte con oltre
40 siti “in pericolo”, campanelli di allarme che mettono in
evidenza come il nostro patrimonio, in ogni parte d’Italia,
necessiti di cura, tutela e risorse per essere conservato,
valorizzato e riconsegnato alla popolazione.
Tra i siti più a rischio, la “Fabbrica Alta” di Schio
(Vicenza), le “Scuderie di Villa Ada Savoia” a Roma, il “Borgo
di Fogliano” a Latina, il “teatro e il tempio di Apollo” nell’area
archeologica della città antica di Teano (Caserta),
le “Torri costiere” di Sinis Cabras in Sardegna. In questo
elenco figura un monumento a noi molto caro perché
rappresenta un simbolo del nostro territorio: il Casale
della Cervelletta. Per chi ancora non lo conoscesse,
si tratta di un casale gentilizio fortificato del XVII secolo
con una torre medievale del XIII al centro di una vasta tenuta
agricola, attualmente chiuso e in stato di abbandono. L’accesso
è interdetto per motivi di sicurezza e il manufatto
storico corre il rischio di occupazione abusiva. È
in costante peggioramento dello stato di conservazione dell'immobile
visto che non è stato soggetto ad efficaci interventi
manutentivi dall'atto di acquisizione da parte di Roma Capitale
risalente al 2001. È un bene vincolato ai sensi della
L.1089/1939 per la tutela delle cose d’interesse artistico
o storico.
È solo grazie al lavoro e alla perseveranza del Coordinamento
Uniti per la Cervelletta e dell’Associazione Vivere a Colli
Aniene se questo bene della comunità non è finito
nel dimenticatoio ed è sottoposto continuamente all’attenzione
di organismi che si occupano di tutelare i beni culturali.
L’obiettivo unico ed evidente di queste due associazioni è
quello di “salvare la Cervelletta” per restituirla
alla comunità e faranno del tutto per portare questo
problema sulle scrivanie di chiunque può e deve fare
qualcosa ad iniziare da chi ha vinto la campagna elettorale
sfruttando il tema del degrado del Casale della Cervelletta
ed ora lo ignora volutamente. Per fortuna non siamo soli.
Anche nel Consiglio Comunale del Campidoglio si susseguono
le mozioni
per far ricordare a tutti ma soprattutto al mondo politico
gli impegni presi e mai mantenuti con i cittadini per la difesa
e la conservazione di questo bene storico-culturale.
Ben vengano anche gli interventi del FAI
(votate, siete ancora in tempo!) e di Italia
Nostra per ridestare l’attenzione dell’opinione pubblica su
quello che è un emblema del territorio del tiburtino
e memoria storica dell’agro romano e delle sue battaglie contro
la malaria.
Non dobbiamo poi dimenticare che l’edificio storico e il suo
parco naturale, presentano indiscutibili potenzialità
in termini di riuso per attività di interesse pubblico
e di sviluppo dell’economia locale. Nel corso della scorsa
estate si è svolta in un’area adiacente al Casale una
rassegna cinematografica all'aperto che ha richiamato un notevole
pubblico ed ha potuto “ammirare” il Casale
abbandonato ed il suo parco.
Presto
diffonderemo i dati del FAI
- I Luoghi del Cuore e le tantissime firme raccolte per
il Casale della Cervelletta. Vedrete che il risultato sarà
un'autentica sorpresa. Continuate a votare c'è tempo
fino alla fine di novembre per farlo
on-line.
Antonio
Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org