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ottobre 2018 - Riceviamo e pubblichiamo un messaggio
proveniente da un nostro caro lettore che solleva l’argomento
delle piante che invadono i marciapiedi e, aggiungiamo noi,
anche le carreggiate riducendo lo spazio percorribile con
il rischio di prendere un ramo in un occhio.
“Le piante sono belle e sempre gradite, ma diventano sgradite
se invadono un marciapiede già stretto, unico marciapiede
per chi dalla fermata metro di Ponte Mammolo, si avvia per
il Viale Palmiro Togliatti verso le abitazioni. Bella e profumata
la pianta d’oleandro, purché non invada il marciapiede,
l’unico strettissimo marciapiede. Bella la pianta d’alloro,
profumata, anzi, anche comoda, giacché in questo periodo
conviene metterne qualche foglia nelle castagne ballotte,
ma sgradita, sgraditissima se obbliga i pedoni a camminare
in fila indiana. Sgraditissime le piante selvatiche che pure
sono belle, se obbligano i pedoni con un trolley a camminare
nella strada col rischio serio d’essere investiti dalle macchine.
Sarà il caso di potare oleandri e siepi d’alloro e
piante selvatiche prima che facciano sparire del tutto l’unico
strettissimo marciapiede?
Carmelo D.”
Antonio
Barcella
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