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novembre 2018 - Dopo 70 anni è stato varato
dal Campidoglio il nuovo Regolamento di Polizia urbana adattandolo
alle esigenze di una città che è profondamente
cambiata. Il provvedimento, infatti, abroga e sostituisce
l’ultima versione datata 1946 focalizzando l’attenzione su
decoro, sicurezza, legalità, convivenza civile e imponendo
nuove sanzioni come il “Daspo urbano” che prevede l’allontanamento
di chi trasgredisce le regole ponendo in essere determinate
condotte.
Si passa da una regolamentazione di emergenza, fatta di norme
transitorie e ordinanze contingenti, a una disciplina definitiva
e armonizzata, anche con la legislazione nazionale, finalizzata
a promuovere il rispetto dei beni comuni sia da parte dei
cittadini che dei turisti, la cultura della legalità,
lo spirito di comunità, solidarietà e sviluppo
della coscienza civile, con particolare riguardo alla tutela
dei diritti dei soggetti più vulnerabili: anziani,
bambini, persone con disabilità e in condizioni di
fragilità.
Le
nuove regole offriranno maggiori possibilità di azione,
nuovi strumenti di intervento e sanzioni in capo alla Polizia
Locale, che riguardano numerosi aspetti della vita cittadina,
con particolare attenzione al rispetto del patrimonio artistico
e culturale della Capitale, dei beni comuni, delle norme circa
le attività economiche e produttive esercitate su suolo
pubblico, dell’occupazione di spazi pubblici, della sicurezza
urbana, del decoro ambientale, della quiete pubblica e privata,
degli animali.
Tra
le novità principali c’è l’applicazione del
cosiddetto “Daspo Urbano”, misura di legge prevista dal febbraio
2017 con la quale i sindaci - in collaborazione con il Prefetto
– possono sanzionare il soggetto e poi vietargli l’accesso
per 48 ore in determinate aree della città. In caso
di recidiva, il colpevole potrà essere segnalato al
Questore che potrà erogare il Daspo fino a 60 giorni.
Le
sanzioni pecuniarie, per le quali è ammesso il pagamento
in misura ridotta, saranno determinate per ciascuna violazione
da una successiva deliberazione di Giunta Capitolina. Il testo
passerà all’esame dei Municipi per l'acquisizione del
parere non vincolante di loro competenza e successivamente
arriverà in Assemblea Capitolina per la definitiva
approvazione.
DECORO
URBANO
Una tutela speciale riguarda il Sito Unesco, l’area della
città dichiarata Patrimonio dell’Umanità. Sono
previste sanzioni anti-graffiti, contro chi imbratta e deturpa
il prezioso patrimonio monumentale e architettonico della
città. Accanto alle conseguenze penali, il Regolamento
prevede anche che i responsabili di questi atti provvedano
al ripristino dei luoghi e dei monumenti danneggiati in base
alle attuali norme del diritto civile. Entrano inoltre nel
Regolamento misure a tutela del decoro di alcuni luoghi sensibili,
quali scuole, ospedali, università, musei, aree adibite
a verde pubblico, o comunque soggetti a consistenti flussi
turistici, dove è possibile intervenire contro soggetti
e attività che ne impediscono la fruizione. In vigore
anche le regole anti-bivacco e quelle che puniscono chi abbandona
mozziconi di sigaretta su suolo pubblico, nelle acque, negli
scarichi. Il Regolamento prevede, quando non autorizzato,
il divieto di distribuire, affiggere ed esporre manifestini,
autoadesivi e simili su beni pubblici, ma anche su pali dell’illuminazione
e segnaletica stradale. È infine vietato il rovistaggio
e il prelievo dei rifiuti, sia da cassonetti e cestini che
dai siti di conferimento.
CONSUMO
E VENDITA DI BEVANDE ALCOLICHE
Si stabiliscono Regole certe durante tutto l’anno, e non più
solo nei mesi estivi, che riguardano il consumo, la somministrazione,
la vendita al dettaglio e da asporto di bevande alcoliche.
Diventano così definitive le norme che intendono tutelare
la quiete pubblica e limitare i fenomeni dovuti ai comportamenti
negativi legati all’eccessivo consumo di alcolici, soprattutto
all’aperto (pericolo alla propria ed altrui incolumità,
atti vandalici, utilizzo del vetro e relativi pericoli, ecc.).
Stop anche ai Pub-Crawl, i cosiddetti “tour alcolici”. Le
norme prevedono un divieto specifico per l’organizzazione
e la sponsorizzazione di percorsi finalizzati esclusivamente
al consumo di alcolici tra birrerie, pub e wine-bar.
Fatta salva la possibilità conferita dalla legge al
sindaco, di stabilire con ordinanza divieti e limiti specifici,
il Regolamento fissa i seguenti orari per il consumo di alcol:
ore 22.00 - 7.00: vietata la vendita di bevande alcoliche
e superalcoliche da parte di chiunque risulti autorizzato
alla vendita al dettaglio, per asporto, nonché attraverso
distributori automatici e presso attività di somministrazione
di alimenti e bevande.
ore 22.00 - 7.00: nelle strade pubbliche o aperte al pubblico
transito e nelle aree verdi non recintate, vietato il consumo
di qualsiasi bevanda in contenitori di vetro.
ore 23.00 - 7.00: nelle strade pubbliche o aperte a pubblico
transito e nelle aree verdi non recintate, vietato il consumo
di bevande alcoliche e superalcoliche in ogni genere di contenitore;
ore 2.00 - 7.00: vietata la somministrazione di bevande alcoliche
e superalcoliche da parte di chiunque risulti autorizzato
alla somministrazione medesima e nei circoli privati, anche
nelle aree esterne di pertinenza di tali locali.
In occasione di specifici eventi e manifestazioni cittadine
autorizzati si possono stabilire variazioni agli orari di
vendita e somministrazione di bevande alcoliche, previa comunicazione
all’Autorità di Pubblica Sicurezza e nel rispetto dei
limiti previsti dalla normativa nazionale in materia.
PROSTITUZIONE E TRATTA DI ESSERI UMANI
Alcune norme riguardano la tutela della dignità delle
persone e il contrasto ai fenomeni criminosi di sfruttamento
della prostituzione e della tratta di esseri umani. Norme
che hanno l’obiettivo di “ridurre il senso di insicurezza
e allarme sociale generato dal fenomeno della prostituzione”
e garantire la “sicurezza della circolazione stradale”, ma
anche di offrire tutela alle persone vittime di sfruttamento.
Il nuovo regolamento prevede il divieto di esibire nudità
o assumere comportamenti diretti inequivocabilmente a offrire
prestazioni sessuali, di ingaggiare o concordare prestazioni
e ad appartarsi in luogo pubblico con soggetti che esercitino
l’attività di meretricio e, oltre a quanto già
previsto dal Codice della Strada, eseguire manovre pericolose
o di intralcio alla circolazione.
L'Amministrazione Capitolina intende fare qualcosa anche a
tutela delle persone dedite alla prostituzione, che siano
vittime di violenza o di sfruttamento, offrendo interventi
di sostegno psicologico e reinserimento presso strutture di
accoglienza dedicate. In termini di educazione e recupero,
"qualora il soggetto responsabile della violazione aderisca
a un progetto di sensibilizzazione sulle tematiche del contrasto
al fenomeno della prostituzione e della tratta, di durata
minima di 4 incontri obbligatori, organizzato da Roma Capitale",
verrà applicata la sanzione in misura minima.
Daspo e sanzioni nei confronti dei “clienti” e per chi adotta
comportamenti osceni, nelle modalità già previste
dal Decreto Minniti.
CURA
E TUTELA DEGLI ANIMALI
Per i proprietari di animali vigono le buone regole di custodia
e cura. Quindi l’obbligo di assicurarne il benessere, assicurando
che non arrechino danno a persone e cose. Per la salvaguardia
di marciapiedi e giardini, viene recepito nel Regolamento
anche l’obbligo per chi possiede un animale di portare con
sé sacchetti per la raccolta delle deiezioni.
BAGNI
NELLE FONTANE E LORO USO IMPROPRIO
Vengono regolamentati finalmente i divieti e le sanzioni per
chi deciderà di fare un bagno in una delle fontane
storiche di Roma o usarle in modo improprio (gettarvi oggetti,
sversarvi liquidi o sostanze, immergervi animali, danneggiarle,
salire, arrampicarsi, sdraiarsi su di esse ponendo in essere
condotte non compatibili con la loro naturale destinazione).
Tra le fontane oggetto del divieto figurano Fontana di Trevi,
la Fontana dei Leoni a piazza del Popolo, la Barcaccia di
piazza di Spagna, il 'Fontanone' del Gianicolo e molte altre
previsto nell’elenco allegato al Regolamento). Prevista l’applicazione
del Daspo di 48 ore. La tutela, in misura diversa, riguarda
anche i cosiddetti “nasoni” di Roma (le fontanelle pubbliche),
al fine di preservarle da danneggiamenti e usi impropri. È
espressamente esclusa dal divieto, invece, la tradizione di
lanciare monete in alcune fontane storiche come la Fontana
di Trevi.
“CENTURIONI”,
“SALTAFILA”, VENDITA ABUSIVA DI CIBO E BEVANDE SU STRADA
Le regole colpiscono definitivamente anche alcune attività
non compatibili con il decoro storico e artistico del sito
tutelato dall’Unesco all’interno del Centro Storico. I divieti
venivano regolati, in passato, con ordinanze temporanee che
oggi non è più possibile emettere, perché
fenomeni come quello dei “centurioni”, dei ”saltafila” e dei
venditori abusivi di cibi o bevande su strada non sono più
saltuari o sporadici, bensì radicati. Da qui l’esigenza
di rendere altrettanto strutturale, ex lege, la loro disciplina.
Per i “centurioni” vigerà il divieto di esercizio di
“qualsiasi attività che, dietro offerta o corrispettivo
in denaro, anche pattuito al momento, configuri la mercificazione
della propria o altrui persona, come soggetto fotografico
anche con abbigliamento storico o costumi in genere” nelle
aree di interesse storico, artistico e monumentale della Capitale,
nel sito Unesco e a “Villa Borghese”.
Per i “saltafila”, negli stessi siti, in luogo pubblico o
aperto al pubblico, “è vietata l’attività di
intermediazione e promozione di tour turistici, la vendita
di biglietti per musei, teatri ed eventi culturali e turistici,
la promozione di attività commerciali, di esercizi
per la somministrazione di alimenti e bevande, nonché
di ogni altra attività di impresa che non sia espressamente
autorizzata e risultante dal titolo abilitativo”.
Per i venditori abusivi di cibi e bevande su strada, a tutela
della salute pubblica e per contrastare noti fenomeni di illegalità,
nei luoghi pubblici e aperti al pubblico di Roma Capitale,
“è vietata l’offerta e la vendita di cibi e bevande
da parte di soggetti non autorizzati”. Tutte queste attività
prevedono la comminazione del Daspo.