23
novembre 2018 - Per andare incontro alle richieste
di studenti, residenti, familiari ed associazioni, un nuovo
collegamento faciliterà gli spostamenti dei cittadini
in periferia che ogni giorno devono raggiungere il polo ospedaliero
di Tor Vergata nella zona est di Roma. A partire da lunedì
ci sarà una connessione diretta tra la stazione della
metro B di Ponte Mammolo e l’Università di Tor Vergata
che ospita questo importante presidio: la linea 058 sarà
prolungata. Non si tratta di una rivoluzione ma di un intervento
che migliorerà la vita di tante persone. Ad esempio,
per i residenti del quartiere di Tor Sapienza significa un
nuovo servizio, un tragitto che permetterà di raggiungere,
oltre che l’università di Tor Vergata, la rete ferroviaria
e il nodo di interscambio di Ponte Mammolo dal quale prendere
i mezzi pubblici e spostarsi in città.
La
linea attuale dell’autobus connette i quartieri Tor Bella
Monaca e Collatino alla metro C San Giovanni-Monte Compatri.
Con questo intervento verrà ampliata a nord verso Ponte
Mammolo e a sud verso il Policlinico di Tor Vergata e la Facoltà
di Medicina.
Il nuovo servizio è stato istituito grazie al lavoro
della Commissione Mobilità di Roma Capitale, dei Municipi
e di Atac, che ha deciso di investire sui territori più
decentrati attraverso la puntuale riorganizzazione del trasporto
pubblico.
Si tratta di un ulteriore passo avanti per unire la periferia
alle zone centrali della capitale. Gli autobus partiranno
dalla stazione di Ponte Mammolo, percorreranno una corsia
preferenziale su viale Palmiro Togliatti, proseguiranno su
via Casilina per poi deviare nel comprensorio universitario
verso il Policlinico e il nuovo capolinea della Facoltà
di Medicina di Tor Vergata.
I cittadini, e soprattutto i residenti di Tor Sapienza, che
avevano rilevato le disfunzioni della linea, potranno raggiungere
direttamente il Policlinico con l’autobus, senza dover ricorrere
al mezzo privato. Sarà più agevole accedere
ai servizi per la salute erogati dalla struttura pubblica
come esami, terapie e visite specialistiche, oltreché
arrivare alla tratta blu e da qui nelle zone centrali della
città.
Ora
non resta che sperare che la frequenza di questa nuova linea
avvenga attraverso periodi brevi di attesa altrimenti sarà
l’ennesimo fallimento di una cosa che nasce bene negli intenti
ma viene ignorata dall’utenza perché non rispondente
alle esigenze di lavoratori e studenti.