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novembre 2018 - L’ultima opera realizzata nel quartiere
dall’amministrazione pubblica risale ormai a oltre un decennio
fa e non sono previsti nuovi progetti per i prossimi anni.
Invece da parte dei residenti c’è l’esigenza di preservare
i beni comuni che possediamo e dare vita a quelle nuove opere
necessarie per il territorio. Le idee sono tante ma le finanze
indispensabili latitano. Se ci fosse la disponibilità
economica si potrebbe, ad esempio, ristrutturare e coprire
il vecchio anfiteatro di via Ruini per avere un’area dove
promuovere spettacoli ed eventi culturali senza dover elemosinare
spazi a destra e a manca, si potrebbero ristrutturare i due
vialetti di attraversamento di viale Franceschini e dotarli
di illuminazione, si potrebbe istallare una nuova area ludica
per i bambini nel giardino Tozzetti, si potrebbe ristrutturare
la pavimentazione del campo di basket del parco Babusci, si
potrebbe procedere ad una ristrutturazione del parco Baden
Powell e dotarlo di un nuovo impianto di illuminazione, si
potrebbe addirittura mettere in sicurezza il Casale Storico
della Cervelletta ma questo forse è un progetto troppo
ambizioso, si potrebbe … con l’aiuto di tutti sarebbe possibile
individuare tante altre idee per rendere unico questo quartiere
ma quello che manca sono le risorse per attuarle. L’unica
risposta possibile allo stato dei fatti è una sola
ma dipende dall’impegno di tutti noi, associazioni, imprese
e cittadini: il crowdfunding.
Il crowdfunding è un processo di finanziamento collettivo
e collaborativo da parte di un gruppo di persone che utilizza
il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone
e organizzazioni. Il web è solitamente la piattaforma
che permette l'incontro e la collaborazione dei soggetti coinvolti
in un progetto di crowdfunding. Esistono siti web che facilitano
l'incontro tra la domanda di finanziamenti da parte di chi
promuove dei progetti e l'offerta di denaro da parte degli
utenti. In pratica si tratta di un microfinanziamento dal
basso che mobilita persone e risorse per una idea comune da
realizzare. Esistono diversi tipi di finanziamento collettivo
( per ricompensa, per donazione, per prestito, sotto forma
di capitale di rischio) ma quello che interessa noi è
quello “civico”. Il finanziamento collettivo civico è
uno dei tipi di raccolta fondi dal basso che sta riscuotendo
maggior successo. Un numero crescente di soggetti istituzionali
come comuni, enti provinciali, municipalità ecc. se
ne sta servendo per finanziare opere pubbliche e attività
di restauro del tessuto urbano. Il finanziamento civico propugna
il superamento della separazione concettuale tra le sfere
del privato, del pubblico e dell'impresa in vista di un bene
e di un benessere comune. Grazie al finanziamento civico alcune
metropoli hanno realizzato importanti progetti. Tra queste
ci sono la campagna pubblica per la costruzione di un ponte
pedonale a Rotterdam nel 2011, quella per la conversione di
un magazzino sotterraneo in parco pubblico a New York e quella
lanciata dal sindaco di Filadelfia nel 2013 per acquistare
materiale scolastico. In Italia un primo interessante esempio
di finanziamento civico è quello lanciato dal Comune
di Bologna per il restauro del Portico di San Luca, uno dei
monumenti simbolo del capoluogo emiliano.
E allora perché non tentare questa opportunità
nel nostro quartiere magari partendo da un progetto non troppo
ambizioso per testare il meccanismo e la risposta delle persone?
La valutazione di questa opportunità potrebbe partire
dai vostri commenti sui post Facebook per poi passare ad un
sondaggio sui gruppi di quartiere chiedendo: “Saresti
disposto a dare un piccolo contributo per migliorare la vivibilità
del tuo territorio?”. Che cosa ne pensate? Io penso che
questo quartiere abbia già dimostrato di poter costruire
qualcosa da solo, ora basterebbe alzare un pochino l’asticella
dell’impegno popolare.