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dicembre 2018 - Gli alberi a Roma in quest’autunno
non sono belli come negli anni passati, giacché a causa
delle piogge abbondanti e del vento, i loro rami hanno perso
le foglie gialle e marroni. Ma c’è un albero le cui
foglie ingialliscono più tardi. Un albero che ha origini
antichissime che risalgono a 250 milioni d’anni fa. E quanti
abitanti di Colli Aniene si saranno accorti di quest’albero
meraviglioso nel loro quartiere? In pensione da molto tempo
ormai, con qualche pensiero in meno rispetto a quando lavoravo,
faccio le mie passeggiate mattutine e vado a trovare il fascinoso
ginkgo, l’amico ginkgo. Alcuni di questi alberi singolari
si trovano in via Bardanzellu. Altri, i più belli,
sono nascosti in un piccolo parco tra i palazzi. Non vi dico
dove, dovete cercarli. Avete tempo, giacché questi,
forse perché più al riparo dal freddo, ancora
non hanno preso del tutto lo straordinario aspetto autunnale.
Conoscete le foglie del ginkgo? Le avete mai osservate? Sono
graziosissime. Hanno la forma caratteristica d’un piccolo
ventaglio. In questa stagione assumono una colorazione giallo
intenso, e l’albero ne è talmente pieno che continua
a presentarsi a lungo col suo splendido vestito autunnale,
nonostante di piccoli ventagli ne sparga in quantità
a terra formando intorno a sé un grande tappeto giallo.
Poiché non c’è rosa senza spina, i suoi semi
caduti, marciscono e producono un odore fetido. Ma possiamo
perdonaglielo questo difetto all’amico ginkgo, giacché
oltre ad essere una delizia per i nostri occhi, le sue foglie
contengono diversi principi attivi e proprio per il suo utilizzo
medicinale, l’albero viene coltivato a livello industriale,
in Europa, Giappone, Corea e Stati Uniti. D’autunno, davanti
a questo albero, sacro per i buddisti cinesi, svaniscono i
cattivi pensieri. Andate a trovarlo il ginkgo dorato, vi porterà
fortuna.