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dicembre 2018 - Anche noi come tantissime associazioni
di Colli Aniene abbiamo ricevuto una lettera da Alessandra,
residente del nostro quartiere, sul tema del degrado del Parco
di Piazzale Loriedo. Questa lettera offre tanti spunti di
riflessione e propone una soluzione che per me è percorribile:
“Affidiamo la gestione del
parco e del manufatto alla Comunità di questo territorio
per farne uno spazio a totale disposizione del quartiere”.
La proposta è interessante e la giro alle istituzioni
Municipali e Comunali per valutarne la fattibilità
dopo che saranno superati gli ostacoli che sono alla base
del contenzioso giuridico. Ai miei concittadini chiedo invece
un loro giudizio su questa proposta.
“Carissimi,
scrivo in quanto cittadina del bellissimo quartiere di Colli
Aniene, non per fare polemica bensì per proporre un'idea
a tutte le realtà associative del quartiere (con preghiera
di diffusione a quelle di cui non ho trovato gli indirizzi.
La
mia lettera forse vi sembrerà ingenua e semplicistica,
ma io non la vedo così: in questi anni in cui ho avuto
la fortuna di vivere nel nostro quartiere, ho trovato una
comunità attiva, propositiva, fatta di un tessuto di
associazioni del mondo sociale e produttivo sempre attente
al benessere delle famiglie e alla cura del quartiere.
Credo che tanto fermento sia strepitoso e che insieme si possano
fare grandi cose, come il vostro impegno dimostra.
La
questione più dolorosa, e credo di parlare a nome di
tutti, è la chiusura del parco di Piazzale Loriedo:
mi sento usurpata di uno spazio della comunità, in
cui tutti ci incontravamo la domenica mattina, a Carnevale
a guardare i bambini mascherati, o nelle feste di quartiere
a primavera e in estate. Si tratta per me, e penso per molti
cittadini di Colli Aniene, di un simbolo della piazza in cui
incontrarsi, conoscersi, organizzare.
Mettiamo da parte le ambiguità della nascita del parco,
dai permessi di costruzione alla gestione di un privato (comunque
a servizio della comunità): il locale ormai c’è,
il parco pure, dunque perchè lasciarlo all’incuria?
Come vuole la teoria della finestra rotta, uno spazio abbandonato
è un modello negativo e potrebbe comportare un propagarsi
dell’abbandono e del degrado, e noi non vogliamo un quartiere
brutto, indecoroso, degradato e insicuro in cui non ritrovarci
più come amici e come comunità.
Ogni volta che passo davanti al parco, sogno uno spazio a
totale disposizione del quartiere: giardini pubblici con i
giochi per bambini e, perchè no, piccoli orti delle
scuole, dei centri anziani e delle cooperative sociali che
si occupano di disabilità psico-fisica. Nello spazio
occupato dal bar, locali gestiti dalle associazioni in cui
organizzare laboratori e workshop, eventi culturali, feste
di compleanno per i bambini del quartiere, manifestazioni
sociali ma anche di natura produttiva, magari per l’inserimento
lavorativo degli inoccupati o dei più vulnerabili..
Uno spazio gestito in concertazione dalle tante associazioni
che hanno sempre fatto fronte comune nell’organizzazione di
eventi e manifestazioni del quartiere. Una cabina di regia
che si occupi di logistica e turni, di raccogliere le proposte
e di chiedere il supporto alle associazioni più competenti,
anche in gemellaggio con i quartieri vicini.
Potrebbe
sembrare utopistico, ma non credo lo sia: come dimostrano
tante esperienze in Italia e nel resto d’Europa, i percorsi
di rigenerazione urbana rendono i quartieri più belli,
più vivibili, più sicuri e possono portare occasioni
di sviluppo locale anche in termini economici.
Credo che insieme possiamo continuare a fare qualcosa di stupendo
per Colli Aniene!
Forse
la parte più complessa è farsi ascoltare e accogliere
dalle istituzioni ma in questo, oltre che iniziative di piazza
in cui è sempre difficile coinvolgere le persone, anche
i canali digitali potrebbero offrirci una soluzione. Ad esempio,
perchè non “bombardare” le caselle mail degli assessorati
di riferimento - sia centrali che del municipio - con la richiesta
di restituire il parco e gli spazi ai cittadini? Potremmo
diffondere la voce, anche nei nostri condomini, per assicurarci
una grossa partecipazione.
Spero
che vogliate scusarmi per la lunghezza di questa lettera,
ma credo che sia giunto il momento di unirci nel rivendicare
il nostro diritto al quartiere bello, vivo e sicuro che abbiamo
sempre conosciuto.
Un
carissimo saluto e buona domenica a tutti,
Alessandra
- cittadina di Colli Aniene”