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gennaio 2019 - In attesa di visionare e di esprimere
il nostro giudizio sui 67 articoli suddivisi in 5 capitoli
che costituiscono il primo Regolamento del Verde e del Paesaggio
Urbano di Roma Capitale, diamo notizia della sua approvazione
in Giunta di questo documento che definisce principi, criteri
e norme per la cura, lo sviluppo e la manutenzione dell’immenso
patrimonio verde della città, pubblico e privato. Una
materia molto importante per un quartiere come il nostro immerso
nel verde dove i residenti si prendono cura da soli di gran
parte dei giardini e dei parchi.
In attesa della conclusione dell’iter autorizzativo fino all’approvazione
definitiva in Assemblea Capitolina, diamo qualche informazione
su quanto è stato annunciato da Roma Capitale. Un’ampia
parte del testo è dedicata agli strumenti di partecipazione
del cittadino alla cura del verde: adozioni, donazioni, sponsorizzazioni
e patti di collaborazione. Nel testo del Regolamento sono
indicate le norme base per la progettazione e la corretta
manutenzione del verde e del paesaggio urbano come le aree
ludiche, il verde scolastico, le aree per cani, ma anche aree
verdi per parcheggi e verde architettonico. In più
si definiscono le modalità operative più corrette
per la gestione delle alberature, si introducono importanti
novità per la tutela delle aree verdi e per la valorizzazione
degli alberi di pregio, oggetto di salvaguardia sia per le
caratteristiche botaniche sia per il valore sociale e culturale.
Tra le altre novità c’è la possibilità
di adottare singoli alberi o alberate e di avviare una co-progettazione
o co-gestione delle aree verdi tra Amministrazione e cittadini.
Il Regolamento del Verde è corredato di allegati tecnici
come quello relativo alla manutenzione e gestione dei pini
di Roma, elaborato nel corso di un workshop con i maggiori
esperti nazionali sul tema. Un capitolo è interamente
dedicato alla tutela dei parchi e dei giardini di pregio storico,
architettonico e ambientale, applicando la Carta di Firenze
(carta dei giardini storici) con specifiche disposizioni in
ragione della loro natura di patrimonio di interesse pubblico.
Auspichiamo che in questo regolamento siano contenuti benefici
fiscali per chi si prende cura a proprie spese del verde pubblico
perché francamente, al contrario, non riusciremo a
comprendere perché esista una detassazione per la cura
del proprio giardino privato e nessuna tutela per chi si occupa
del bene pubblico.