Varato il nuovo Piano di Protezione Civile per Roma |
21
gennaio 2019 - Dopo dieci anni Roma Capitale si dota
di un nuovo Piano di Protezione Civile per gestire le emergenze
e pianificare le operazioni di soccorso, tenendo conto dei
cambiamenti climatici e delle modifiche territoriali intervenute
nell’ultimo decennio. La Giunta capitolina ha approvato il
testo del nuovo strumento che subentrerà a quello attualmente
in vigore, datato 2008.
“Dopo dieci anni Roma Capitale avrà un nuovo Piano
di Protezione Civile. Un documento importante, organico, flessibile,
in continuo aggiornamento”, dichiara la sindaca Virginia
Raggi. “Il precedente Piano era del 2008 e quindi anteriore
al nuovo Codice della Protezione Civile del 2018. Rivederlo
era necessario per aggiornare il testo comunale alla legge
statale e alle altre innovazioni normative. Ma soprattutto
c’era bisogno di adeguare le attività di previsione,
prevenzione e tutela dai rischi adattandole anche alle modifiche
urbanistiche intervenute in questi anni. Il risultato è
frutto di un importante lavoro di condivisione con i Municipi
e i gruppi di Polizia Locale. Una partecipazione che proseguirà
con il coinvolgimento della popolazione e delle diverse organizzazioni
di volontariato”.
"Il nuovo Piano di Protezione Civile, prevedendo
un’aggiornata pianificazione delle varie tipologie dei rischi,
rappresenta un valido strumento per gestire le emergenze e
rendere Roma più sicura”, prosegue Diego Porta, direttore
del Dipartimento Sicurezza e Protezione Civile di Roma Capitale.
“Il prossimo passo, da realizzare nell'anno in corso, sarà
un sistema di allertamento della popolazione in caso di emergenza".
È ormai evidente a tutti che il clima sta cambiando,
che gli eventi naturali assumono sempre di più una
natura estrema: piogge intense, spesso a carattere tropicale,
con grandi quantità d’acqua riversate al suolo in tempi
brevissimi, oppure estati torride, con picchi di caldo che
contribuiscono ad aumentare il numero di incendi, creando
danni all’ecosistema, disagi e potenziali pericoli alla popolazione.
Per fronteggiare questi cambiamenti, risultava fondamentale
che Roma Capitale disponesse di un Piano di Protezione Civile
aggiornato, strumento di gestione imprescindibile ma anche
base per un'efficace attività di prevenzione. Il nuovo
testo sostituisce quello approvato nel 2008 dal commissario
straordinario del Comune di Roma Mario Morcone. È stato
elaborato nel corso del 2018 dai tecnici del Dipartimento
Sicurezza e Protezione Civile di Roma Capitale, diretto da
Diego Porta, tenendo conto delle più recenti analisi
delle autorità competenti sui vari scenari di rischio
idraulico, idrogeologico, sismico o d’incidente rilevante
e delle innovazioni normative subentrate come il nuovo Codice
della Protezione Civile (D.Lgs. 1/18).
In particolare, il nuovo Piano è articolato in otto
fascicoli, per un totale di circa 1.500 pagine, e affronta
le seguenti tematiche:
Informazioni Generali;
Rischio Idraulico;
Rischio Idrogeologico da frana;
Neve e Ghiaccio;
Incendio Boschivo e di interfaccia;
Incidenti Rilevanti;
Rischio Sismico;
Altri rischi.
Ognuno di essi rappresenta un vero e proprio strumento operativo,
da utilizzare in autonomia, durante ogni possibile evento
o emergenza. In base al concetto di autoprotezione, inoltre,
nei fascicoli sono riportate anche elementari condotte di
autotutela che i cittadini esposti al rischio sono invitati
ad osservare. Inoltre, il Piano è integrato da oltre
270 elaborati cartografici dettagliati: ogni mappa evidenzia
tematiche legate ai possibili rischi presenti sul territorio
capitolino. Si tratta di un prezioso ausilio, che contiene
tutti gli elementi necessari per un’efficace pianificazione
delle emergenze.
Nel caso di un evento calamitoso, il Piano prevede l’immediato
coinvolgimento di tutte le strutture interessate o che possono
contribuire al superamento dell’emergenza (Dipartimenti, Municipi
e aziende partecipate di Roma Capitale, sanità, volontariato,
gestione delle infrastrutture e servizi) e la convocazione,
se necessario, del Centro Comunale di Coordinamento (C.O.C.)
e delle Unità di Crisi Locali municipali (U.C.L).
Nella stesura, sono state individuate nel territorio più
di 750 aree con diverse destinazioni d’uso, ripartite in:
aree di attesa, destinate ai cittadini;
aree di ammassamento per mezzi e soccorritori;
edifici destinati al ricovero della popolazione (scuole, palestre,
ecc.);
aree di accoglienza, che possono essere attrezzate con tendopoli.
E’ inoltre previsto che Ie diverse aree vengano rese progressivamente
attive in base alla tipologia e alla gravità dell’emergenza
in atto e che alla loro gestione contribuiscano le organizzazioni
di volontariato.
Particolare importanza è attribuita all’informazione
ai cittadini tramite il portale di Roma Capitale, i canali
social e piattaforme digitali dedicate. Infatti, è
indicato nel corso dell’anno un approfondimento sull’utilizzo
di app per dispositivi mobili, efficaci per amplificare ulteriormente
i messaggi di protezione civile. Per sensibilizzare i più
giovani a queste tematiche sono programmate attività
di comunicazione nelle scuole, integrate anche da esercitazioni.
Il Piano sarà portato all’attenzione dell’Assemblea
Capitolina per il via libera definitivo. In seguito verrà
aggiornato con cadenza annuale, come previsto dal Codice di
Protezione Civile del 2018, e sarà uno strumento operativo
in permanente evoluzione, tale da strutturare le attività
del Dipartimento Sicurezza e Protezione Civile di Roma Capitale
per gli anni a venire.
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