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gennaio 2019 - Dopo aver osservato le "passerelle"
di politici davanti alle telecamere, in occasione degli sgomberi
dell’ex fabbrica di Penicillina sulla via tiburtina e i successivi
di Ponte Mammolo e di via della Serenissima, ora apprendiamo
dalla Sindaca stessa che l’operazione è stata un fallimento.
Siamo stati facili profeti nel nutrire diversi dubbi sull’azione
di forza, messa in campo solo 40 giorni fa, senza soluzioni
alternative. Infatti in quella occasione abbiamo
scritto: “sarà un provvedimento efficace e
risolutivo? Su questo nutriamo tanti dubbi e ve ne spieghiamo
i motivi. Lo sgombero è arrivato oggi dopo tanti annunci,
pochi interventi sociali che hanno riguardato una trentina
di persone in condizioni di fragilità, e ha dato il
tempo agli altri occupanti di spostarsi in altri edifici abbandonati
del territorio. Se andiamo ad analizzare la situazione, molte
di queste persone erano gli stessi occupanti di via Scorticabove,
della Stazione Tiburtina e della palazzina di via Raffaele
Costi che migrano da un edificio all’altro della nostra periferia
portando con loro il carico di degrado e di disperazione che
li accompagna. Non è stata predisposta nessuna soluzione
abitativa per evitare nuove occupazioni e quindi passerà
poco tempo prima che sia speso altro denaro pubblico per un
nuovo sgombero in un luogo diverso ma con gli stessi occupanti.”
Le operazioni muscolari generano solo migrazioni da un edificio
abbandonato ad un altro, con la conseguente devastazione del
territorio, per poi tornare al punto di partenza. Ora la Sindaca
Virginia Raggi tuona (contro se stessa?): “Inaccettabile,
ex penicillina di nuovo occupata. Sono stati spesi soldi pubblici,
impegnati uomini e risorse. E ora c’è il rischio di
dover ricominciare da capo. Dopo sgomberi occorre sorveglianza”.
La domanda che sorge spontanea è: "chi avrebbe
dovuto mettere in campo i controlli se non chi amministra
questa città?'"
Solo
pochi giorni e siamo di nuovo al punto di partenza. Forse,
come in tutti i paradossi, occorre osservare il problema da
un punto di vista differente. Intanto occorre abbattere
questi scheletri industriali del passato che dopo essere stati
sfruttati per anni sono stati abbandonati al loro destino.
Se esiste ancora una proprietà “deve” farsi
carico dei danni arrecati alla comunità con
il proprio disinteresse; se non esiste più è
il Comune che deve procedere alla requisizione del fabbricato
e alla sua riconversione o abbattimento. I milioni di euro
spesi per sgomberi e bonifiche delle aree occupate potevano
certamente essere impiegati per creare unità abitative
da mettere a disposizione per le persone più indigenti.
Gli errori non sono solo di questa amministrazione ma vengono
da un passato più o meno recente nel quale è
completamente fallita la politica dell’accoglienza. Accogliere
non significa far entrare tutti nei propri confini per
poi lasciarli abbandonati nei ghetti delle grandi città
a creare manovalanza per la criminalità. L’accoglienza
è un processo che va governato e controllato e soprattutto
senza creare falsi miti di nazioni in regimi di abbondanza
quando solo nel nostro stato abbiamo sei milioni di
poveri che andrebbero sostenuti ed aiutati.
Lasciamo da parte tutte le ideologie ed iniziamo ad affrontare
il problema da una visione diversa.
INFORMAZIONE
O DISINFORMAZIONE? QUANDO LE ISTITUZIONI HANNO UNA VISIONE
DIVERSA TRA LORO
Dopo
il tweet della Sindaca Virginia Raggi, che
riportiamo nell'immagine a fianco, si sono succedute una serie
di dichiarazioni in apparente contrasto con quelle della prima
cittadina. Ve ne citiamo alcune in modo che i lettori possano
trarre da soli le proprie conclusioni.
Roberta
Della Casa Presidente IV Municipio: "L’attenzione
sulla ex penicillina è sempre stata alta per la nostra
amministrazione! Il percorso avviato due anni fa è
culminato con l’inserimento dell’immobile tra le priorità
prefettizie e successivamente con l’ordinanza della Sindaca
Raggi e lo sgombero. Ci siamo attivati per garantire assistenza
alle fragilità, per ripristinare la recinzione e per
effettuare una prima rimozione dei rifiuti e una serie di
indagini strutturali. La Polizia Locale congiuntamente con
le forze dell’ordine non hanno mai abbandonato completamente
la struttura proprio per evitare che si ricreassero le condizioni
emergenziali del passato. In seguito ad alcuni articoli di
stampa apparsi in queste ore, le forze dell’ordine hanno nuovamente
fatto accesso nella ex fabbrica non ravvisando alcuna nuova
occupazione. La proprietà continua a non dare risposte
ma Municipio e Comune di Roma non intendono vanificare il
percorso fatto e stanno continuando a lavorare nella direzione
delineata! I falsi allarmismi delle ultime 24ore non trovano
fondamento e non devono essere strumentalizzati."
Corpo
di Polizia Locale di Roma Capitale - "Edificio
Ex Penicillina: nei giorni scorsi denunciata proprietà
per mancata messa in sicurezza - Il personale del IV Gruppo
Tiburtino nei giorni scorsi, scaduti i termini previsti per
la messa in sicurezza dell'area da parte dell’ente privato
proprietario dell'ex fabbrica di penicillina di via Tiburtina
1040 #municipio4, aveva già denunciato il responsabile
per inottemperanza a quanto previsto dal provvedimento dell'Amministrazione
Capitolina emesso lo scorso novembre. Questa mattina i nostri
agenti dell'Unità SPE (Sicurezza Pubblica ed Emergenziale),
del Gruppo IV Tiburtino e del GSSU (Gruppo Sicurezza Sociale
Urbana), sono intervenuti nel sito per un'operazione di controllo:
hanno effettuato verifiche capillari intorno tutto il perimetro
ed all'interno dell'edificio dove sono state individuate due
persone extracomunitarie che sono state accompagnate presso
gli uffici della Questura per le consuete procedure di foto-segnalamento."
Emiliano
Sciascia - Consigliere IV Municipio - Ex penicillina:
Zannola-Sciascia (Pd), basiti da botta e risposta Raggi-Salvini
Roma - «Assistiamo basiti al botta e risposta tra il
ministro dell'interno Salvini e la Sindaca di Roma Raggi,
un duetto sui generis riguardo le competenze di uno e dell'altra,
nel mentre però si susseguono inesorabili sgomberi
senza soluzioni alloggiative alternative per le persone che
vi risiedono. Sgomberi che, senza alternative, non saranno
mai soluzioni adeguate, ma solo azioni spettacolari da trasformare
in post e comunicati per mero consenso elettorale. Trovo bizzarro
il tweet allarmista della Sindaca Raggi che annuncia nuove
occupazioni presso l'Ex Penicillina, 'smentitò peraltro
non solo da Salvini, ma anche dalla Presidente M5S del IV
Municipio su Fb. Mi domando, se al teatrino e ai falsi allarmismi,
possano seguire seri provvedimenti per la tutela delle persone,
perchè le donne, gli uomini ed i bambini che restano
senza un luogo dove andare non hanno tempo e modo di leggere
comunicati stampa e Fb, hanno solo consapevolezza dell'attesa
di una risposta di dignità da chi governa Roma e l'Italia».
Lo affermano in una nota il consigliere dell'Assemblea Capitolina
Giovanni Zannola e Emiliano Sciascia consigliere del del IV
municipio."