16
febbraio 2019 - Gli agenti della polizia locale del
IV Gruppo Tiburtino, durante alcuni controlli amministrativi,
hanno accertato che all'interno di un'attività di centro
estetico, avvenivano operazioni chirurgiche senza alcuna autorizzazione.
Nel corso delle verifiche, insieme al personale della ASL
RM2, non solo è emersa la mancanza di titoli per l'esercizio
di pratiche estetiche, ma è stata scoperta una vera
e propria sala operatoria priva di qualsiasi autorizzazione
sanitaria. L’intera struttura è stata posta sotto sequestro
ed un uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria.
Gli agenti intervenuti in viale Palmiro Togliatti, all'altezza
di Ponte Mammolo hanno scoperto una sala operatoria completamente
attrezzata per interventi di chirurgia plastica, con macchinari
all'avanguardia. Nel corso delle verifiche, insieme al personale
della ASL RM2, sarebbe emersa la mancanza completa di titoli
per l'esercizio di pratiche estetiche.
All'interno del centro erano presenti due donne asiatiche,
una di 39 anni che lamentava forti dolori agli occhi e che
mostrava segni di un recente intervento di blefaroplastica,
per lei è stato necessario l’intervento del 118, e
una impiegata di 26 anni nei cui confronti si è proceduto
perché priva di regolare permesso di soggiorno.
I locali sono stati messi immediatamente sotto sequestro,
insieme a documenti, un computer, bombole d'ossigeno, farmaci
anti-emorragici e un kit di emergenza per la rianimazione.
Sono state avviate ulteriori indagini nei confronti dei responsabili
dell'attività. Ieri mattina, gli agenti hanno rintracciato
l'amministratore delegato della società che gestiva
il centro, un trentacinquenne, anch'esso asiatico, il quale
è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria.