19
febbraio 2019 - Ieri è stata consegnata al
Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, una petizione
sull’emergenza dei roghi tossici e del trattamento illegale
dei rifiuti nei campi rom a Roma. Prima firmataria della petizione
è Roberta Angelilli che nel 2014, in qualità
di Vicepresidente del Parlamento Europeo, con una interrogazione
sottopose l’emergenza alla Commissione Europea che aprì
un’indagine. “Nonostante le rassicurazioni fatte dall’Italia
alla Commissione Europea per chiudere la procedura di indagine
avviata, le Istituzioni italiane non hanno dato assolutamente
seguito agli impegni presi, né a livello comunale,
né regionale. In alcuni campi, come ad esempio quello
di via Salviati, c’è una situazione di massimo degrado
con un accumulo di tonnellate di rifiuti che configurano una
vera e propria emergenza ambientale e sanitaria”, ha
dichiarato l’ex vice presidente del Parlamento europeo.
“Di fronte alla totale indifferenza delle Istituzioni
italiane sia a livello nazionale che locale, abbiamo deciso
di richiedere un intervento alle Istituzioni europee perché
la situazione nei campi rom e nelle zone limitrofe è
talmente grave da violare tutte le direttive europee sul trattamento
dei rifiuti e sul rispetto dell’ambiente e la qualità
dell’aria”. Lo dichiarano in una nota congiunta i rappresentanti
dei comitati e delle associazioni che hanno sottoscritto la
petizione: Antonio D’Alessandro (Associazione Insieme per
La Rustica), Paolo Di Giovine (Associazione Caserosse IV Municipio),
Roberto Torre ( Comitato di Quartiere Tor Sapienza), Enzo
Richetti (Comitato di Quartiere Morena), Paolo Santucci (Comitato
di Quartiere Colli Aniene Bene Comune), Marco Caruso (Associazione
Parcotibur) Guerriero Latini (Comitato di Quartiere Statuario-Capannelle)
Stefano Ricci (Comitato di Quartiere Ponte di Nona), Stefano
Erbaggi (Associazione Azione XV), Maria Grazia Cacciamani
(Comitato Roma Casa), Franco Pirina (CAOP Ponte di Nona),
Dina Rencricca (La Rustica -Quartiere di Roma).
Ecco
il testo completo della petizione: “Petizione n. 0163/2018,
presentata da Roberta Angelilli, cittadina italiana, sulle
discariche abusive e roghi tossici a Roma
Sintesi della petizione
La petente denuncia gli inquinamenti del suolo e dell'aria
nei quartieri di Roma est, provenienti da discariche abusive
e roghi di rifiuti pericolosi all'interno dei campi nomadi
e delle zone limitrofe. Il fenomeno, conosciuto come "terra
dei fuochi", si espande come un cocktail micidiale di
rifiuti pericolosi interrati o inceneriti che si mescolano
ai fumi tossici e alimentano un circuito illegale di trattamento
dei rifiuti, nonché di recupero abusivo dei loro residui
metallici, evacuati tramite mezzi non autorizzati. A livello
europeo, la Commissione sarebbe intervenuta avviando un'indagine
nel 2014 (EU PILOT 6165/14/ENVI) volta ad accertare eventuali
violazioni della direttiva quadro sui rifiuti, per quanto
riguarda la protezione della salute umana e dell'ambiente
(art. 13 della direttiva 2008/98/CE), ottenendo l'impegno
delle autorità competenti (Ministeri e amministrazione
comunali) ad adottare misure adeguate per debellare il fenomeno
degli scarichi abusivi e dei roghi tossici e risanare il territorio.
A livello nazionale e locale, il fenomeno è stato oggetto
d'inchiesta da parte della ‘Commissione parlamentare sulle
condizioni di sicurezza e degrado delle città e loro
periferie’, nonché monitorato dall'Agenzia regionale
tecnica per la tutela ambientale "ARPA Lazio". Nonostante
le misure straordinarie annunciate dal Ministero dell'Interno
e dall'Amministrazione comunale (fra cui il controllo militare
delle zone interessate), le analisi in loco, effettuate nell'estate
2017, hanno rivelato la presenza d'imponenti dosi di materiali
inquinanti e agenti patogeni (diossine e furani). Conseguentemente
la petente chiede alle istituzioni europee di intervenire
presso le autorità nazionali competenti, verificando
nella fattispecie, tutte le possibili inadempienze di obblighi
comunitari.”