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marzo 2019 - Circa tre settimane fa abbiamo ricevuto
una segnalazione in redazione da parte di un cittadino di
Colli Aniene che voleva intentare una Class Action contro
l’azienda che gestisce il Depuratore Roma Est a causa delle
“nauseanti emissioni” e chiedeva il nostro appoggio. Francamente
a noi la situazione delle emissioni provenienti dal maxi impianto
sembrava abbastanza migliorata negli ultimi anni in maniera
tale che da molto tempo non ricevevamo più lamentele
in redazione. Però, come è nostra consuetudine
e dovere, cerchiamo sempre di verificare segnalazioni anche
perché la sensibilità su un determinato problema
è influenzata da molti fattori. Per questo abbiamo
attivato un sondaggio sui gruppi Facebook più importanti
del quartiere chiedendo:
“DEPURATORE ROMA EST - Su suggerimento di una segnalazione
arrivata in redazione vogliamo ancora una volta verificare
la sensibilità degli abitanti di Colli Aniene in merito
al PROBLEMA DELLE EMISSIONI (CATTIVI ODORI) provenienti dal
maxi impianto”.
I risultati ottenuti sono i seguenti:
POSSIBILI
RISPOSTE |
VOTI |
PERCENTUALE |
Nauseanti
o insopportabili |
8 |
5
% |
Forti
emissioni solo in determinati periodi |
127 |
86
% |
Normali
o sopportabili |
1
|
<1
% |
Problema
non avvertito proprio |
12 |
8
% |
Intanto
bisogna dire che al sondaggio ha risposto un campione non
molto significativo 148 persone ma il risultato quasi plebiscitario
ci fornisce qualche indicazione importante. Quasi il novanta
per cento del campione ha indicato che ci sono ancora forti
emissioni ma solo in determinati periodi, ossia quello che
hanno sempre dichiarato i gestori del maxi impianto. Ci sono
operazioni come, per esempio, la movimentazione dei fanghi
per trasportarli in discarica che sono indispensabili al processo
e che tutt’ora danno origine a forti emissioni. Sono operazioni
che vengono svolte prevalentemente di notte per cercare di
mitigare i problemi per i cittadini. Altre indicazioni che
possiamo analizzare dal quesito posto è questa apparente
contraddizione tra chi sostiene che le emissioni sono “Nauseanti
o insopportabili” (5 % del campione) e chi il “problema non
lo avverte proprio o è quantomeno sopportabile” (circa
il 9 % del campione). La sensibilità al problema dipende
soprattutto dalla distanza del palazzo dove si abita dal Depuratore
Roma Est. Possiamo ormai ritenere che le modifiche apportate
all’impianto e la fascia arborea creata con il parco ACEA,
anche se non hanno risolto tutti i problemi, hanno limitato
sensibilmente i disturbi per chi non risiede proprio ai margini
dell’impianto.
Quindi possiamo concludere che, secondo noi, non ci sono i
presupposti per una Class Action contro i gestori dell’impianto
ma, essendoci ancora cittadini che sono infastiditi dagli
olezzi provenienti dall’impianto, si può chiedere ad
ACEA ATO 2 di valutare altre modifiche per migliorare ulteriormente
la situazione. Ad esempio si può chiedere di diminuire
il traffico di autocisterne dirette al depuratore per sversare
i liquami. È una operazione che nel travaso potrebbe
creare emissioni fastidiose. In passato, con le nostre lotte
e la nostra capacità collaborativa, abbiamo ottenuto
ottimi risultati ma, ora che la situazione è quasi
normalizzata, dubito che ci sia qualcuno disposto a battersi
contro i “mulini a vento”. Poi, se c’è qualcuno che
la pensa in maniera diversa, è liberissimo di intraprendere
un’azione legale. Noi ne daremo informazione, come abbiamo
sempre fatto, ma non siamo disposti ad impegnarci su un problema
così poco avvertito.