CDQ - Resoconto dell’incontro “Affrancazione e trasformazione
piani di zona” |
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aprile 2019 - In data 29 marzo 2018 ALLE ORE 17:30
si è svolto l’incontro cittadino coordinato CdQ Colli
Aniene Bene Comune, unitamente al Coordinamento dei CdQ del
IV Municipio, per discutere sul problema delle affrancazioni/trasformazioni
degli alloggi costruiti con i piani di zona dell’edilizia
agevolata. Hanno partecipato numerosi cittadini, unitamente
ai rappresentanti di alcuni Studi Legali invitati: studio
La Monaca- Di Santo, studio Galletti con l’avv. Cortese, e
avv. De Vito, presenti i rappresentanti dei Comitati di Quartiere
del IV Municipio. Si premette il Quartiere Colli Aniene è
coinvolto per i comparti di Via Caleffi, Via Santi e via Giordani.
Dopo i saluti di benvenuto da parte del Vice Presidente Paolo
Santucci del CdQ, prende la parola l’Avv. La Monaca il quale
parte dalla Sentenza della Cassazione del 2015 che ha richiamato
l’attenzione sulla necessità dell’applicazione del
prezzo massimo di cessione su tutte le transazioni immobiliari
che hanno per oggetto immobili costruiti in edilizia convenzionata.
Fino al 2014 i Notai rogitavano sulla base di una sorta di
nulla osta che veniva rilasciato dal Comune di Roma, nel quale
veniva indicato che il prezzo massimo di cessione non doveva
essere applicato decorsi cinque anni dalla Convenzione intercorsa
tra il Costruttore ed il Comune di Roma. Il numero dei piani
di zona sono circa 150 e solo a 14 di essi è stata
data la possibilità di acquistare la proprietà
piena del terreno. Tutti gli atti stipulati tramite il nulla
osta del Comune sono soggetti ad una nullità parziale,
e tutta la legislazione successiva non ha eliminato questa
nullità parziale. il Legislatore con un Decreto del
2018 ha concesso a chiunque vi abbia interesse, quindi anche
al precedente proprietario, la possibilità di pagare
l’affrancazione con eliminazione di tutte le richieste risarcitorie
da parte degli attuali proprietari.
L’Avv. Cortese, informa che sono stati effettuati numerosi
ricorsi al TAR per accelerare l’iter per il calcolo del corrispettivo
di affrancazione, con intimazione al Comune di procedere ovvero
di nominare un Commissario che si sostituisce all’Ufficio
preposto del Comune per effettuare i calcoli. Il Comune non
ha ottemperato. Pertanto ravvisandosi una omissione di atti
d’ufficio è possibile il trasferimento del carteggio,
da parte del TAR, alla Corte dei Conti. Altra cosa che si
sta cercando di fare è sollecitare il Prefetto affinchè
imponga al Comune la nomina dei Commissari come da sentenza
del TAR.
Il CdQ Kant/Nomentano, tramite l’Avv. De Vito, propone di
coinvolgere i Comitati di Quartiere al fine di definire un’istanza,
di cui già ha elaborato una bozza, da trasmettere al
Comune per la determinazione del valore venale del terreno
e così procedere nella trasformazione del diritto di
superficie in diritto di proprietà, in quanto la Legge
di Stabilità del 2018 ha delegato al MEF la valorizzazione
di questo valore venale, ma il Ministero non sta deliberando.
Insomma è tutto fermo.
Viene precisato che l’edilizia popolare è soggetta
ad una legislazione concorrente, tra Stato, Regioni e Comuni,
in quanto gli ambiti di applicazione sono diversi:
• edilizia convenzionata tra i quali rientrano i piani di
zona che vengono stipulati tramite una Convenzione tra il
Comune e le Imprese costruttrici
• edilizia agevolata dove i fruitori finali del bene usufruiscono
di una agevolazione, ad esempio per il rilascio del mutuo
a tasso agevolato, ovvero la cessione delle aree a prezzi
più bassi del mercato,
• edilizia sovvenzionata che è quella delle Case Popolari,
in cui tutto il costo viene sostenuto dalla collettività
Si
apre la discussione tra il pubblico presente che pone delle
domande alle quali rispondono i Legali.
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