17
aprile 2019 - Per relazionarvi in merito alla Commissione
Cultura di lunedì 15 aprile scorso potevamo scegliere
tra due titoli, il primo che evidenziava l’aspetto positivo
del reperimento dei fondi per la messa in sicurezza della
Torre della Cervelletta e il secondo, “Alla ricerca
del progetto, perduto” che invece evidenzia ancora
una volta il pressappochismo degli uffici comunali di Roma
Capitale. Abbiamo optato per il primo almeno per dare un senso
di speranza alle 14.000 persone che hanno votato la Cervelletta
come il loro Luogo del Cuore (FAI). Ma la nostra volontà
è quella di costruire e non distruggere e per questo
mettiamo da parte le polemiche e lasciamo la parola agli addetti
ai lavori. Ricordiamo soltanto che i fondi reperiti vincolati
e non utilizzati potranno essere impiegati solo dopo l’approvazione
formale dei consiglieri di Roma Capitale.
Dalla pagina Facebook della Presidente della Commissione
Cultura Eleonora Guadagno – “Una notizia positiva
per il Casale della Cervelletta: ci sono dei fondi vincolati,
non utilizzati, circa 250 mila euro, che potranno essere impiegati
per la messa in sicurezza della tenuta e della torre attigua,
una volta stabilita la competenza del dipartimento deputato
a intervenire.
È quanto emerso dal lavoro di indagine della Commissione
Cultura, che si è riunita nuovamente oggi pomeriggio
per fare il punto della situazione sulla vicenda del Casale
della Cervelletta, il complesso del 1630 conosciuto anche
come “Colosseo di Roma Est”, che si trova all'interno della
Riserva naturale Valle Aniene, con annessa una torre di 30
metri che risale al tredicesimo secolo.
Nella riunione odierna sono stati convocati i rappresentanti
degli uffici di Roma Capitale, degli assessorati capitolini
e municipali competenti e dei comitati di quartiere, con l’obiettivo
di individuare insieme e una soluzione per la messa in sicurezza
e la salvaguardia del casale.
Era presente anche il FAI, il Fondo Ambiente Italiano: il
Casale della Cervelletta è stato, infatti, il luogo
del cuore più votato a Roma e nel Lazio nella nona
edizione de "I luoghi del cuore", con oltre 14 mila
sottoscrizioni e potrà quindi beneficiare anche dei
fondi raccolti dalla Fondazione per tutelare e valorizzare
il patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano.
Come Commissione Cultura presenteremo presto un atto in aula
Giulio Cesare per recuperare i fondi vincolati, e non ancora
utilizzati, e poterli così stanziare nella prossima
variazione del bilancio.”
Dal
Coordinamento Uniti per la Cervelletta: “Si è
svolto il secondo incontro con la VI commissione del Comune
di Roma. Un incontro importante che la Presidente della commissione
cultura, Eleonora Guadagno, aveva indetto con grande attenzione
e determinazione.
Grazie alla sua azione sono stati recuperati dei fondi vincolati,
non utilizzati, circa 250 mila euro, che nel prossimo assestamento
di bilancio, potrebbero essere interamente recuperati e destinati
alla messa in sicurezza della torre e del Casale della Cervelletta.
Da quanto riportato dai presenti del Coordinamento “Uniti
per la Cervelletta” la Presidente Guadagno aveva predisposto
l’incontro con quanti dei dirigenti della amministrazione
capitolina potevano garantire la presa in carico e il percorso
del progetto di risanamento del Casale. Era stato Infatti
effettuato il reperimento del progetto predisposto dagli Uffici
Capitolini nel 2013 per gli interventi di manutenzione e di
messa in sicurezza degli edifici del complesso monumentale.
Un progetto redatto dall’allora X° Dipartimento (Tutela
ambientale e del verde pubblico) e la cui progettazione fu
affidata a professionista di fiducia della amministrazione
(ing. Mario Bellini) . Ma dal rappresentante dell’Ufficio
“processi e convenzioni dipartimentali” si presentavano solo
alcuni fogli attestanti l’esistenza e il percorso amministrativo
del progetto nonché le ragioni della non approvazione
in sede di consiglio (osservazione prodotta dalla ragioneria);
degli elaborati grafici e relativi capitolati di appalto non
si trovava traccia. Eppure, da attendibili informazioni il
progetto fu presentato nel 2013 in almeno cinque copie: possibile
che atti amministrativi di solo un quinquennio fa siano introvabili?
Sorpresa , incredulità e delusione hanno percorso la
seduta della commissione e dei presenti di “Uniti della Cervelletta”.
Una nota stonata tra due buone notizie.
Ma purtroppo tra le cose buone e le cose cattive si è
raggiunto il pareggio quando, con disappunto della Presidente
di commissione e dei consiglieri comunali, si è capito
che non si riusciva a determinare quale Dipartimento dovese
prendere in carico i possibili interventi di messa in sicurezza
della torre e del casale.
La questione si sarebbe potuta indirizzare positivamente grazie
alle indicazioni del vice direttore dell’ Area Tematica Servizi
al Territorio che, nonostante sia stato in più occasioni
cercato dalla Presidente Guadagno, è risultato irreperibile
e dunque non presente nella seduta di Commissione.
Era invece presente l’arch. Giuseppe Morgante presidente regionale
del FAI, il Fondo Ambiente Italiano: ha ricordato che il Casale
della Cervelletta è stato il luogo del cuore più
votato nel Lazio nella nona edizione de "I luoghi del
cuore"( oltre 14 mila sottoscrizioni ) e che potrà
quindi beneficiare, a fronte della presentazione di un progetto,
di fondi della Fondazione intorno ai 20.000 euro; ma per questo
obiettivo è necessario la partecipazione al progetto
del proprietario del bene e cioè del Comune. Analoga
richiesta veniva anche dagli interventi dei rappresentanti
di Uniti per la Cervelletta: un doveroso impegno del Comune
verso i 14.000 cittadini che hanno votato il Parco e il Casale
della Cervelletta come luogo del cuore, un risarcimento per
un abbandono che dura decenni.
Infine, è possibile affermare che il processo al quale
“Uniti per la Cervelletta” sta operosamente lavorando da oltre
tre anni, ha prodotto risultati importanti che non possono
essere sottaciuti: 1.l’aver riportato alla luce un progetto
caduto nel dimenticatoio dei “non mi compete”; 2.la diffida
del MiBAC, che induce oggettivamente il miglioramento organizzativo
dell’azione amministrativa, favorendo il passaggio dall’orientamento
al compito alla cultura dei risultati.”