26
aprile 2019 - Erano le 22 di ieri sera quando dai
resti della baraccopoli di viale Togliatti, posta sotto sequestro
da oltre tre mesi, è scaturito un immenso rogo che
ha colpito i soliti quartieri di Tor Sapienza, Collatino e
Colli Aniene. Una immensa nube nera, carica di diossina, ha
invaso gli abitati rendendo l’aria irrespirabile. La burocrazia
si muove con tempi non adatti alla sicurezza del territorio
mettendo in serio pericolo il “diritto di respirare
aria” di tanti cittadini romani. Diverse squadre
dei Vigili del Fuoco del Comando, sono state impegnate nella
notte per domare un incendio di "materiale generico"
nella zona est della Capitale. Gli operatori hanno lavorato
per domare il rogo. Le fiamme sono state contenute e circoscritte.
Sono in corso le operazioni di minuto spegnimento coordinate
dal Comandante, Giampietro Boscaino presente sul posto durante
le fasi dell'intervento. I Vigili del Fuoco sono accorsi sul
luogo con l'ausilio di tre Autobotti, il nucleo NBCR, due
APS, la kilolitrica proveniente da Ciampino per, complessive,
30 unità.
Neppure la presenza dell’esercito a pochi passi è servita
come deterrente a far desistere i soliti individui pronti
ad appiccare il fuoco e a danneggiare la comunità.
Non basta eseguire gli sgomberi degli insediamenti
abusivi, le aree vanno subito bonificate dai rifiuti immensi
che sono stati prodotti da chi occupava il terreno.
Non vogliamo entrare in polemica per i ritardi che ci sono
stati nel liberare l’area dagli occupanti, tante le segnalazioni
inviate dai comitati e dalle associazioni territoriali, ma
dobbiamo certamente imparare dagli errori commessi. Una discarica
come quella che si era accumulata sotto il cavalcavia di viale
Togliatti era un incentivo ai piromani che spesso hanno colpito
questa zona con i loro roghi tossici e poteva essere usata
come una forma di vendetta per chi ultimamente non può
svolgere con tranquillità affari illeciti per la presenza
dell’esercito a sorvegliare la zona. Non si può attendere
mesi per rimuovere questa immensa discarica che ora è
solo cenere e diossina. Il Municipio ci fornisca qualche spiegazione
in merito per questa ennesima “dimenticanza”. Ricordiamo che
la discarica fu posta sotto sequestro il 2 febbraio e mai
ripulita.