2
maggio 2019 - Sono stati finalmente resi pubblici
i dati dell’ARPA rilevati dopo il rogo della discarica di
viale Palmiro Togliatti tra Colli Aniene e la Collatina del
26 aprile scorso. Le prime analisi sui campioni per la qualità
dell'aria hanno evidenziato valori alti di diossine e benzopirene
soprattutto nel primo giorno, rientrati nei limiti dalle analisi
del secondo campione. È evidente che il problema maggiore
sia stato nel periodo a ridosso del rogo, successivamente
i venti e le piogge hanno distribuito i veleni su un’area
più vasta, mitigando il problema, ma questo non significa
che l’organismo umano non possa subire danni dagli altissimi
valori di diossina a ridosso dell’incendio. Stiamo parlando
di una concentrazione di diossina superiore di circa 20 volte
i valori medi presenti nell’aria. Per completamento di informazione
vi forniamo l’intero comunicato
dell’ARPA:
"Incendio discarica abusiva via Collatina vecchia
a Roma: Attività ARPA Lazio per monitorare la qualità
dell’aria
Giovedì
2 maggio 2019
In
relazione all’incendio che si è verificato nella notte
tra il 25 e il 26 aprile nell’area lungo via Collatina vecchia
trasformata in discarica abusiva, l’ARPA Lazio è arrivata
sul posto ad incendio non ancora completamente spento e, nella
mattina di venerdì 26 aprile, ha installato a breve
distanza dall’area interessata un campionatore ad alto volume,
strumento necessario per verificare l’eventuale presenza in
aria di sostanze inquinanti come idrocarburi policiclici aromatici
(IPA) e diossine.
Lunedì
29 aprile il personale tecnico dell’ARPA Lazio ha rimosso
il campionatore e ha raccolto i campioni che sono stati inviati
al laboratorio per le necessarie analisi.
![](img2/tabella_ARPA_2019-05-02.jpg)
Per
quanto riguarda le diossine non esiste un riferimento normativo
in aria ambiente. Concentrazioni di tossicità equivalente
(TEQ) in ambiente urbano di diossine e furani sono stimati
(dati World Health Organization WHO nel documento Guidelines
for Europe 2000) pari a circa 0,1 pg/m3, anche se è
elevata la variabilità da zona a zona, mentre concentrazioni
in aria di 0,3 pg/m3 o superiore sono indicazioni per fonti
di emissione localizzate.
Il
valore del primo campione (26-27 aprile) è certamente
influenzato dalle operazioni di spegnimento che inevitabilmente
determinano un abbassamento dei fumi. Il valore delle diossine
del secondo campione (27/28 aprile) è di un ordine
di grandezza inferiore al valore di riferimento individuato
dall’OMS per l’ambiente urbano.
Tra gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) normalmente
rilevabili il benzo(a)pirene, è l’unico composto per
il quale il d.lgs. n.155/2010 prevede un valore limite pari
a 1 ng/m3 come concentrazione media annua. Il valore del primo
campione è superiore al valore limite annuale previsto
dalla normativa. Il valore del secondo e terzo campione è
ampiamente inferiore al valore di riferimento.”