Anche il campo rom di via Salviati verso la chiusura e
l’integrazione |
7
maggio 2019 - Secondo quanto riportato da un articolo
apparso sul sito web di Roma Capitale anche il campo rom di
via Salviati seguirà il percorso che ha portato alla
chiusura del Camping River dello scorso luglio. Lo stesso
articolo parla di "una forte riduzione dei roghi tossici"
che, chissà perché, noi di Colli Aniene non
siamo stati veramente in grado di apprezzare. Ma lasciamo
a voi la possibilità di farvi un’opinione su quanto
riportato nell’articolo: “PROSEGUE IL PERCORSO PER IL
SUPERAMENTO DEI CAMPI LA BARBUTA E MONACHINA. FORTE RIDUZIONE
FENOMENO ROGHI TOSSICI - Il Piano finalizzato al superamento
dei campi e all’inclusione delle Popolazioni Rom, Sinti e
Caminanti procede regolarmente, sulle basi di quanto previsto
dall’apposita delibera. L’Amministrazione capitolina ha inoltre
stabilito di estendere il percorso agli insediamenti di Castel
Romano, di via Salviati e di via Lombroso, applicando gli
stessi strumenti che hanno portato alla chiusura lo scorso
luglio del Camping River. Il Piano ha già consentito
il raggiungimento di obiettivi rilevanti, tra cui una consistente
e generalizzata riduzione dei roghi tossici. E’ stato inoltre
ridotto il perimetro dei campi Barbuta, Castel Romano e Monachina,
evitando anche che si creassero nuovi insediamenti.
Il Piano approvato da Roma Capitale e in fase di attuazione
tiene conto delle direttive internazionali ed europee in vigore
in materia di diritti umani e di non discriminazione, in particolare
la Direttiva 2000/43/CE del 29 luglio 2000 che attua il principio
della parità di trattamento fra le persone indipendentemente
dalla razza e dall’origine etnica (recepita in Italia con
Decreto Legislativo n. 215 del 9 luglio 2003) e la Direttiva
del 2000/78/CE del 27 novembre 2000 che stabilisce un quadro
generale per la parità di trattamento in materia di
occupazione e di condizioni di lavoro (recepita con Decreto
Legislativo n.216 del 9 luglio 2003).
In particolare è in via di pubblicazione l’avviso per
il superamento di Castel Romano, che fissa come obiettivo
generale quello di sostenere percorsi relativi alla fuoriuscita
degli ospiti. I percorsi prevedono l’implementazione di misure
sistematiche volte al raggiungimento di una progressiva inclusione
sociale, economica ed abitativa.
Il lavoro in corso presso La Barbuta ha già prodotto
frutti importanti. L’iscrizione scolastica ha registrato una
crescita notevole, passando dal 47% (febbraio 2017) al 67%
(agosto 2018) del totale in obbligo scolastico. Il Comando
della Polizia Locale ha potenziato i controlli agli ingressi
del campo come forma di contrasto ai roghi, che sono quindi
fortemente in diminuzione. Sono già state coinvolte
62 agenzie immobiliari per il reperimento di abitazioni presso
il mercato privato. Sono stati effettuati 119 colloqui per
trovare un’occupazione agli abitanti del campo e sono stati
completati 27 corsi di formazione in settori come logistica,
pulizie, ristorazione, cura del verde.
Nel Campo La Monachina, il cui percorso è iniziato
successivamente a La Barbuta, tutti i minori sono attualmente
iscritti a scuola, anche grazie al lavoro che ha permesso
di sanare le evasioni scolastiche degli anni precedenti. Per
favorire l’orientamento lavorativo e la formazione degli ospiti
del campo, è stato sottoscritto un protocollo operativo
sperimentale tra l’Ufficio Speciale RSC e la rete dei COL
ed è stata avviata la sperimentazione con la presa
in carico di circa 15 persone.”
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