20
maggio 2019 - Scoperte le reali intenzioni sul destino
del Casale della Cervelletta: il Dipartimento Patrimonio vuole
murare l’entrata principale per evitare ulteriori occupazioni
abusive. Un intervento di questo tipo rappresenta per noi
“un atto di resa istituzionale” sul recupero
di questo monumento al di là di tutti i bla-bla-blà
elettorali che sono evaporati come acqua sotto il solleone.
Murare le entrate è una azione che evidenzia come sia
molto lontano un progetto di salvataggio della Torre Medievale
e del tutto inesistente un programma per mettere in sicurezza
il Casale Storico. Tutto questo a dispetto delle 14.000 persone
che hanno indicato la Cervelletta come Luogo del Cuore del
FAI. Del resto tutto questo era facilmente prevedibile dopo
l’ignobile scaricabarile da parte dei Dipartimenti in sede
di Commissione Ambiente. Prendiamo atto che fino ad oggi NON
È STATO FATTO NULLA per restituire il Casale
alla Comunità e che NESSUN INTERVENTO È
PREVISTO PER IL FUTURO se non quello di operare un
nuovo scempio sul Colosseo di Roma Est. Da 2500 anni a Roma
ogni generazione ha lasciato ai propri eredi meraviglie architettoniche
ed artistiche… tranne la nostra che riesce a distruggere anche
le cose belle del passato.
L'intervento
del Patrimonio è previsto per giovedì 23 maggio:
i cittadini e le Associazioni del Territorio potranno dimostrare
con la loro presenza la contrarietà a questo atto non
condiviso.
"Mettere
la struttura al riparo da possibili atti vandalici e da occupazioni
– dichiara il Coordinamento Uniti per la Cervelletta
- è legittimo e urgente. Fortissime perplessità
e contrarietà suscita soprattutto l’ipotesi di murare
il portale
L’ingresso alla Cervelletta è forse la parte più
suggestiva e originale del Casale. Il portale del 1600 è
in bugnato, con arco ellittico sovrastante e cardini originari
tuttora ancorati alla struttura. Murarlo rappresenta un danno
ulteriore, una bruttura, una opera di protezione eccessiva;
infine un atto che devasta l’estetica del Casale (che ricordiamo
è soggetto a vincoli di tutela) e un grave ulteriore
ostacolo per qualunque sopralluogo, rilievo tecnico e/o possibili
interventi di messa in sicurezza del Casale e della Torre
così come recentemente definiti nelle Commissioni comunali
VI e VII.
Chiediamo pertanto che, nel mettere in atto le attività
tese ad impedire future intrusioni, innanzitutto non venga
danneggiata l’estetica, né venga alterata la struttura
del Casale ed inoltre che le soluzioni prescelte non compromettano
future ispezioni/rilievi tecnici, propedeutici per i futuri
interventi, né, tantomeno, pregiudichino le prossime
ed urgenti, azioni messa in sicurezza."
Antonio
Barcella
www.collianiene.org
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