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settembre 2019 - Lunedì prossimo la maggioranza
degli studenti tornerà tra i banchi di scuola per il
nuovo anno scolastico. Alcuni lo faranno forzatamente
in un altro plesso scolastico, come diverse classi della
scuola primaria Tullio De Mauro, dove a causa dei soliti ritardi
della burocrazia non sono riusciti ad iniziare i lavori in
tempo utile sull’impianto di riscaldamento. Ma il plesso di
viale Santi non è l’unico del territorio a lamentare
guasti, degrado e malfunzionamenti cronici. Quasi ogni scuola
di Colli Aniene è in attesa da decenni di interventi
necessari e solo grazie al lavoro di alcune associazioni e
di tanti genitori, che si fanno carico della piccola manutenzione,
che si riesce ad andare ancora avanti. Una burocrazia che
ostacola il cittadino e non lo aiuta. Noi lo sosteniamo
da anni con le puntuali segnalazioni che arrivano in redazione
direttamente dai genitori dei ragazzi che frequentano le scuole
del nostro territorio. Ma la denuncia più grave arriva
dall’organizzazione “Cittadinanzattiva” che ci informa che
negli edifici scolastici si verifica un crollo ogni tre giorni.
Nell’anno scolastico 2018-2019 Cittadinanzattiva ha
registrato 70 crolli, come emerge dall’Osservatorio
civico sulla sicurezza a scuola, di cui saranno presentati
i risultati il 26 settembre per la diciassettesima edizione.
Non si tratta soltanto di un dato statistico, solo nel nostro
quartiere si sono verificati negli ultimi cinque anni crolli
parziali dei controsoffitti o degli intonaci in gran parte
degli edifici scolastici.
“Il
peggior dato degli ultimi anni, un crollo ogni tre giorni
di scuola”, commenta Adriana Bizzarri, coordinatrice
nazionale scuola di Cittadinanzattiva. “Appare prioritario,
alla luce di questo dato, che gli Enti locali garantiscano
con urgenza gli interventi ordinari e straordinari di manutenzione
e le indagini diagnostiche su soffitti e solai per scongiurare
altri crolli. Poiché le procedure burocratiche per
l’utilizzo effettivo dei fondi disponibili per l’edilizia
scolastica sono eccessivamente farraginose (occorrono anche
tre anni dalla progettazione alla effettiva realizzazione
degli interventi di messa in sicurezza o costruzione di un
nuovo edificio scolastico), chiediamo al nuovo Governo e al
Neo Ministro Fioramonti di intervenire per la semplificazione
delle procedure ed istituire o ripristinare con urgenza una
struttura tecnica ed informativa per l’edilizia scolastica
che sia di supporto agli Enti locali con carenza di risorse
tecniche o umane, o di piccole dimensioni, per agevolarli
nel reperimento di dati aggiornati sullo stato delle scuole,
nell’accesso ai fondi e nella progettazione degli interventi.”
Attendiamo
fiduciosi quella svolta politica che proprio non vuole arrivare.
Quando si parla di scuola troviamo solo silenzi ed omertà
da parte delle istitituzioni preposte.