19 settembre 2019 - Riprendiamo da dove eravamo rimasti, ma prima è bene riepilogare i fatti accaduti negli ultimi mesi. Il cancello di ingresso al Casale della Cervelletta è ancora sbarrato da tavole di legno che ne impediscono l’accesso e la fruizione da parte dei residenti nel territorio. Un intervento che l’amministrazione locale ha ritenuto necessario per il potenziale pericolo di crolli. La parte più debole della struttura appare certamente la torre medievale dove pericolose fenditure verticali ne compromettono la stabilità. In più la copertura non garantisce più la tenuta e l’acqua si infiltra all’interno deteriorando le travi di legno già indebolite dall’usura del tempo. Se a tutto questo aggiungiamo la crescita di alcune piante lungo la parte alta della parete tufacea, che con le loro radici stanno sgretolando parti dell’edificio, il quadro d’insieme è alquanto preoccupante. Ma dal mese di giugno c’è un’importante novità. Grazie alla Commissione Cultura del Campidoglio e ai cittadini e alle associazioni che hanno fatto pressione sulle istituzioni e sui media, sono stati inseriti nel bilancio del Comune di Roma i fondi necessari a mettere in sicurezza la Torre antica. Oltre duecentomila euro di investimento che ora devono essere trasformati in un progetto esecutivo. Il tempo non è molto e si rischia, ancora una volta, di non trasformare gli impegni in fatti concreti e di far tornare i fondi al mittente. Il Coordinamento di associazioni e cittadini “Uniti per la Cervelletta” vigilerà per fare in modo che si inizi un percorso virtuoso dopo tante negatività sulla gestione di questo bene della comunità.
Veniamo invece alle notizie positive che riguardano il parco e l’area naturalistica della Cervelletta. Grazie ai lavori finanziati dalla Regione Lazio, sono state sistemate le stradine di accesso al parco naturale da via di Tor Cervara e una lunga passerella di legno sopraelevata congiunge da qualche mese il quartiere di Colli Aniene all’antico casale. Una struttura lignea lunga trecento metri che permetterà ai residenti del nostro quartiere e agli altri frequentatori di usufruire del parco naturale in ogni periodo dell’anno. Negli ultimi giorni la passerella è stata dotata di alcune lampade di illuminazione che guidano gli avventori lungo il percorso quando non c’è luce naturale sufficiente.
Insomma qualcosa si muove ma si potrebbe fare molto di più per valorizzare un patrimonio storico naturalistico, inserito nella periferia della capitale, che è sconosciuto a gran parte dei romani.

Antonio Barcella
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