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settembre 2019 - Prendiamo spunto da un messaggio
indirizzato alla nostra redazione per riflettere su una questione
che sta creando un problema di decoro nel nostro quartiere:
i cassonetti della raccolta differenziata in strada. Partiamo
per prima cosa dal messaggio del nostro lettore: “La situazione
raccolta differenziata a Colli Aniene. Da anni la raccolta
è con cassonetti condominiali, quelli nelle foto in
via Cassiani sono condominiali ma lasciati in strada, praticamente
come se non fossero condominiali ma per tutti. Se stanno in
strada sono spesso rotti i coperchi e basta un po’ di vento
e il quartiere si riempie di plastica e carta. Se stanno in
strada sono stracolmi perché utilizzati da chiunque
e non da un solo condominio ma, non sono cassoni hanno appunto
dimensioni più ridotte. Insomma come potete vedere
dalle foto è la festa dei topi. La mia domanda: Perché
alcuni come il mio condominio hanno ottemperato all’obbligo
a suo tempo di costruire aree ecologiche chiuse e altri no?
Se noi riceviamo multe da AMA perché la spazzatura
non è buttata correttamente nel giusto cassonetto all’interno
dell’area chiusa, mi chiedo chi riceve, se le riceve, le multe
dei cassonetti in strada? A quale condominio appartengono?
Segnalazione fatta al comune e chiusa senza risposta. I cassonetti
in strada sono stati spostati da AMA quindi mi chiedo c’è
un accordo tra AMA e certi condomini? .... Dimenticavo noi
siamo stati anche obbligati a mettere le esche per i roditori
nelle aree chiuse per evitare che i dipendenti AMA e i condomini
si vedessero saltare topi addosso... a voi le foto Grazie
Vincenzo G.”
Che
cosa dice la legge in merito?
Lasciare i cassonetti fissi in strada è una “occupazione
di suolo pubblico” e pertanto va autorizzato dal
Municipio pagando in cambio una salatissima tassa. Per quanto
riguarda la raccolta differenziata è possibile “movimentare”
i cassonetti fuori dall’area condominiale per il ritiro dei
rifiuti ma devono essere lasciati in strada solo il
tempo necessario al passaggio dei mezzi AMA per la
raccolta, poi devono tornare all’interno del proprio condominio
o esercizio commerciale. Invece a Colli Aniene assistiamo
all’occupazione perenne di suolo pubblico senza che nessuno
intervenga a far rispettare la legge, il tutto a danno della
comunità che vi abita.
Purtroppo nel periodo del mancato ritiro dei rifiuti, a causa
delle discariche insufficienti, molti condomini hanno spostato
i cassonetti in strada e ora si ritengono legittimati a tenerceli.
Qualcuno dovrebbe cercate di ripristinare una situazione decorosa
per tutti. A Colli Aniene e in tutta la città di Roma
ognuno si sente legittimato a fare quello che gli pare senza
tenere conto di cosa siano le regole di una città e
soprattutto il rispetto degli altri. Qualche giorno fa passeggiando
nel quartiere ho notato una tazza del cesso tranquillamente
“gettata” sul marciapiede di viale Sacco e Vanzetti, una poltrona
lasciata in strada in via Ruini e un esercizio commerciale
di via Bongiorno che si sente autorizzato a scaricare l’acqua
del proprio condizionatore sulla strada. L’assoluta mancanza
di controlli nel quartiere fa proliferare gli “incivili”.
Forse è arrivato il momento di cominciare a denunciare
queste situazioni intollerabili.