Rimosso
il gazebo della Casa del Gelato – Le ragioni dell’imprenditore |
27
settembre 2019 - Ieri è iniziata la rimozione
del gazebo della Casa del Gelato in viale Franceschini perché,
secondo il Municipio, la struttura ‘Non aveva i permessi
necessari’ . Un provvedimento amministrativo che lascia
quantomeno perplessi perché la costruzione era stata
in precedenza autorizzata. La prima domanda da sottoporre
a noi stessi è quella di chiederci il motivo per cui
vengono concessi i permessi nel nostro quartiere per questo
tipo di strutture, che occupano suolo pubblico, quando il
quartiere è pieno di locali grandi e piccoli utilizzabili
a scopo commerciale. Il nostro discorso è in senso
generale e non si riferisce unicamente al gazebo in questione,
basta osservare il Bar 66 sull’altro lato della strada, ormai
chiuso da oltre un anno, e altre rivendite che potevano benissimo
essere inserite in un locale adeguato allo scopo anziché
occupare strade e marciapiedi. Ma una struttura, per
brutta che sia, non significa automaticamente che sia abusiva
e che debba incorrere nella scure della legalità. Non
siamo in grado di giudicare dove siano le ragioni, per questo
scopo ci sono i tribunali, ma ci sembra giusto dare la possibilità
all’imprenditore di spiegare le proprie senza essere colpevolizzato
da chi non conosce tutta la storia. Per questo abbiamo riportato
il suo post inserito su Facebook, poi ognuno potrà
farsi la propria idea nel rispetto di tutti:
“Cancellato un pezzo di storia del quartiere. L’accanimento
ha avuto i suoi frutti. Dai gruppi social di quartiere leggo
con stupore quanto è stato scritto sul mio conto riguardo
il Gazebo. Non capisco con che coraggio il Municipio abbia
potuto rilasciare certe dichiarazioni, sempre che siano vere,
alcune delle quali anche diffamatorie nei miei confronti,
del tipo :’ Abusivo da trent’anni, Demolito gazebo perché
abusivo, Continua l’operazione lotta all’abusivismo targato
5 Stelle, Lotta all’abusivismo ecc... ecc..’. Ritengo opportuno
spiegare come sono andate veramente le vicende tra me e l’amministrazione
pubblica dal 2017 ad oggi, così che possiate giudicare
voi stessi chi sono certe persone, giornalisti e via dicendo,
capaci solo di fare propaganda elettorale.
Premetto dicendo che i tributi per l’occupazione suolo pubblico
per il Gazebo sono sempre stati pagati regolarmente ogni anno,
quindi non capisco chi parla di abusivismo usando questo termine
soltanto per ottenere impropriamente consensi senza nessun
credito. Il Gazebo fu costruito nel 2004 con regolare autorizzazione
OSP (occupazione suolo pubblico) e titolo edilizio. Su questo
punto sfido chiunque a dimostrare il contrario. I problemi
avvennero a fine 2017 per una semplice voltura di società
in cui fu rigettata la variazione dell’OSP (occupazione suolo
pubblico) per un semplice CAVILLO amministrativo. In pratica
per dirla a parole semplice, il tecnico, che per mio conto
eseguì la pratica al Municipio, presentò la
variazione oltre i termini dei 15 giorni, come previsto dall’ultimo
delibera vigente, di cui poi ci sarebbe da ridire su questo
punto, perché la delibera non prevede un termine perentorio.
Comunque, dopo due anni di sofferenze e inutili battaglie
al TAR e al Consiglio di Stato, alla fine sono arrivato alla
triste conclusione di oggi. Questi sono i fatti a cui chiunque
può trarre le proprie considerazioni. Da parte mia
posso solo dimostrare una grande amarezza per questa amministrazione
che invece di aiutare chi lavora cerca il ‘CAVILLO’ per il
principio della legalità, ignorando i danni che si
fanno alle imprese che producono. Fare slogan propagandistici
‘LOTTA ALL’ ABUSIVISMO’ generalizzando su chiunque solo per
fare numero e accreditare consensi lo trovò alquanto
disgustoso.
Quindi dire a me abusivo per una voltura non andata a buon
fine per uno stupido ‘CAVILLO’ amministrativo che andava risolto
direttamente in Municipio senza andare in altre sedi dei tribunali
e poi fare slogan inappropriati sui social, direi che è
fin troppo eccessivo. Il paradosso di questa vicenda: essere
abusivo per esercitare l’attività, ma non esserlo per
incassare i tributi da me regolarmente sempre pagati. Detto
questo i commenti li lascio a voi.
Comunque non è detta l’ultima. Saluti. Adrian’s"
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