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ottobre 2019 - Come era prevedibile, i festeggiamenti
per il Casale della Cervelletta erano quantomeno prematuri.
Il confronto che si è svolto sabato mattina nella Biblioteca
della Vaccheria Nardi ha fornito alcune certezze e tra queste
non rientra, almeno per ora, la riapertura del Colosseo di
Roma Est. Lo stanziamento di 220.000 euro basterà si
e no a mettere in sicurezza la Torre e altri pochi interventi
insufficienti a restituire il monumento alla comunità.
Vi dirò di più, a mio parere difficilmente la
mia generazione e probabilmente anche quella successiva potranno
osservare da vicino i magnifici interni della struttura storica
e tutto questo grazie ai tempi lunghissimi e macchinosi della
burocrazia, della scarsa volontà politica di investire
ingenti fondi su un patrimonio storico della periferia e per
la mancanza di risorse. Vaghi impegni e promesse raramente
vengono convertiti in azioni concrete. La mia esperienza mi
insegna che senza un progetto, con precisi obiettivi e tempistiche
fissate fin dall’inizio, non si realizza nulla e, purtroppo,
in questa città sappiamo bene come vengono gestiti
i progetti pubblici basta vedere l’ultradecennale progetto
del “raddoppio della tiburtina” con i suoi ritardi cronici
e i cantieri bloccati. Tutto questo non significa che non
dobbiamo continuare a lottare per la tutela del Casale ma
che la battaglia civile che abbiamo intrapreso sarà
lunga e difficile nonostante l’impegno istituzionale che sembra
non mancare.
Ora,
dopo aver messo da parte questo amarissimo preludio, proseguiamo
con una breve relazione sull’incontro e alcune dichiarazioni
dei partecipanti.
A questo confronto pubblico hanno partecipato la Presidente
della Commissione Cultura di Roma Capitale Eleonora Guadagno,
la Presidente del IV Municipio Roberta Della Casa, il Presidente
di RomaNatura Maurizio Gubbiotti, il prof. Michele Zampilli
Docente del Dipartimento Architettura dell’Università
Roma 3.
“Abbiamo
impiegato qualche mese – ha dichiarato la Presidente
della Commissione Cultura di Roma Capitale Eleonora Guadagno
– ma alla fine siamo riusciti a recuperare il progetto del
2013. Sono stati già affrontati i lavori di revisione
del progetto e l’obiettivo è di metterlo a bando quest’anno
per poi avviare il lavori nel 2020. Ci siamo impegnati ad
avviare i progetti futuri per l’utilizzo di questo casale
perché senza di questi è impensabile avviare
un progetto che richiede ingenti fondi. Il secondo step dopo
la messa in sicurezza della Torre è avviare un passaggio
con i cittadini per deciderne il futuro.”
Ad una mia precisa domanda sui tempi di riapertura del Casale
la Presidente Eleonora Guadagno ha sostanzialmente risposto
che non c’è ancora un progetto definitivo e che bisogna
lavorare per step.
“Questa
mattina sono stata ospite – ha scritto in un post Roberta
Della Casa Presidente del IV Municipio - insieme alla
Consigliera Capitolina Eleonora Guadagno alla Biblioteca Vaccheria
Nardi per parlare con i cittadini del futuro del Casale della
Cervelletta. Pensate, esisteva un progetto per la messa in
sicurezza con circa 220 mila euro già stanziati, chiuso
in un cassetto del Comune di Roma da tantissimi anni; il comitato
Uniti per la Cervelletta insieme a tante realtà civiche
non ha mai perso la speranza e la forza di lavorare per recuperare
questo spazio meraviglioso! Stiamo lavorando tutti insieme
per recuperare il casale, inizieremo dalla messa in sicurezza
e costruiremo insieme un progetto per restituire ai cittadini
questo luogo simbolo dal grande valore storico. Ringrazio
veramente di cuore tutti quelli che stanno portando un contributo
a questo immenso lavoro!”
“Esiste già un rilievo di tutto il casale, – ha
affermato il prof. Michele Zampilli Docente del Dipartimento
Architettura dell’Università Roma 3 – realizzato
dall’università Roma 3 in collaborazione con La Sapienza,
che può essere la base di partenza per la messa in
sicurezza della Torre e del Casale. Nessuno può dire
con certezza quando la Torre crollerà, può avvenire
tra dieci anni o addirittura il prossimo inverno se interverranno
importanti eventi atmosferici e sismici.”
Il Dr. Maurizio Gubbiotti Presidente di RomaNatura ha dichiarato:
“Abbiamo realizzato la scorsa estate la passerella di
collegamento con il casale ed altri interventi di valorizzazione.
Le nostre intenzioni non finiscono qui. Credo che sia particolarmente
importante evidenziare che il casale è all’interno
di un parco regionale e che occorre un percorso concordato
con l’ente gestore RomaNatura. Tutto deve passare attraverso
un ragionamento di sostenibilità e tenere conto del
pianod’assetto.”