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ottobre 2019 - Legambiente ha presentato questa mattina
a Mantova, Ecosistema
Urbano 2019, lo studio sulle performance ambientali dei
capoluoghi italiani che viene redatto dall’associazione del
Cigno Verde insieme a Ambiente Italia e Il Sole24ore. Roma
piomba ancora di più in fondo alla classifica all’89°
posto, il peggiore di sempre, trainata dai tanti fattori ambientali
critici, su tutti pesa come un macigno il dato della percentuale
di raccolta differenziata dei rifiuti: per la prima volta
nella storia la percentuale peggiora contraendosi al 43,9
nel 2018 dal 44,3 nel 2017.
“Per la prima volta da sempre assistiamo, nella Capitale,
a un incredibile peggioramento della percentuale di raccolta
differenziata, questi numeri sono il risultato di una gestione
totalmente inadeguata del ciclo dei rifiuti da parte dell’amministrazione
– dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente
Lazio - negli ultimi tre anni infatti non è stato
costruito alcun impianto per la gestione della differenziata,
nessuna isola ecologica, niente progetti seri di riduzione
tanto meno politiche con visioni lungimiranti. Degli obiettivi
sbandierati di rifiuti zero, trasformazione del rifiuto in
risorsa, risanamento della municipalizzata di gestione, non
abbiamo visto concretizzarsi assolutamente niente; solo degrado
e monnezza per le strade, altri comuni a subirne l’arrivo
e conferimento ai quattro angoli del pianeta. Oggi però,
il dato della percentuale di differenziata, la cui crescita
è indispensabile per tutto il resto, è peggiorato:
questo 43,9% racconta tutta l’inadeguatezza, la follia dei
continui cambi di assessori e governance di Ama, la scelta
irresponsabile del Campidoglio di non programmare la costruzione
di alcun impianto per le frazioni differenziate, le conseguenze
delle continue crisi”.
Percentuale
di Raccolta Differenziata a Roma
2018 - 43,9%
2017 - 44,3%
2016 - 42,9%
2015 - 41%
2014 - 37%
2013 - 31%
2012 - 25%
2011 - 21%
Ancor
peggio della Capitale fanno Frosinone all'92° posto e
Latina al 98°, poco meglio la sola Rieti in 77° per
performance ambientali, fuori dalla classica Viterbo per non
fornire alcun dato. Analizzando i 27 parametri che hanno portato
alla stesura della classifica, risaltano per negatività
i dati sulla dispersione idrica in provincia di Frosinone
al 75,4% e Latina al 69,8%, rispettivamente prima e terza
assolute per gli acquedotti colabrodo. Pessima anche la concentrazione
di Biossido d’Azoto nella capitale che con 45,2 µg/mc
è la quarta peggior città italiana in tale parametro.
"Se la capitale sprofonda sempre di più nella
classifica per le performance ambientali, gli altri capoluoghi
non sono da meno - conclude Scacchi -, soprattutto
a Latina e Frosinone che a causa di parametri molto bassi
su diversi temi e di una folle dispersione idrica, sono ormai
da anni in fondo alla graduatoria di Ecosistema Urbano".