20
novembre 2019 - Se Atene piange, Sparta non ride!
Ci dispiace riaffrontare l’argomento “edifici scolastici fatiscenti”
a distanza di poche ore dall’ultimo articolo ma qui stiamo
parlando di problemi di sicurezza in due scuole per l’infanzia.
Proprio nella giornata mondiale dedicata ai diritti dei bambini
dobbiamo evidenziare nuovi disagi nelle scuole del territorio
e lo facciamo in seguito ad una segnalazione ricevuta in redazione
da parte dei genitori. Ricordiamo che il Comitato ONU sui
diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, all’inizio di questo
anno, ha manifestato all’Italia le proprie preoccupazioni
dettando una serie di raccomandazioni urgenti tra le quali
rientrano le misure per render gli edifici scolastici
sicuri e accoglienti. Una raccomandazione completamente
disattesa che per ora non ha avuto alcun tipo di risultato,
visto che gli edifici scolastici in gran parte del territorio
nazionale continuano peggiorare le proprie condizioni di sicurezza.
Tornando
al tema dell’articolo, riportiamo il contenuto dell’email
inviata da un gruppo di genitori della scuola materna Ettore
Franceschini di via Gullo, lasciando a voi tutti la possibilità
di giudicare i fatti riportati: “La presente per segnalarvi
il forte stato di disagio condiviso da giorni dai nostri figli
e dal personale della scuola d'infanzia Ettore Franceschini.
A seguito delle forti piogge di questi giorni, la scuola ha
subito pesanti infiltrazioni dal tetto che hanno compromesso
alcune aree comuni e determinato l'arresto temporaneo della
corrente elettrica. Inoltre, tali infiltrazioni associate
ad uno stato di umidità persistente nel tempo hanno
contribuito alla nascita di muffa su pareti e soffitti dei
bagni, come da foto allegata. Noi genitori ci siamo attivati
per contattare sia l'ufficio tecnico che quello sulla sicurezza
sul lavoro, che hanno quindi provveduto ad ispezionare la
scuola e hanno constatato diverse criticità sotto i
lucernari e lungo i corridoi. Tuttavia, questa doverosa attività
di verifica non è stata seguita da alcun intervento
pratico, ed anzi, è stato chiesto al personale della
scuola di interdire le aree con mezzi di fortuna presi fra
i materiali a disposizione. Secondo l'ufficio tecnico, quindi,
le maestre avrebbero dovuto interrompere le normali attività
didattiche per svolgere compiti non di loro pertinenza. Inoltre,
alcuni genitori preoccupati per i propri figli hanno contattato
i vigili del fuoco, i quali hanno preferito posticipare un
eventuale intervento ritenendo che la situazione fosse già
gestita dall'ufficio tecnico del comune.
Tutta questa inerzia ed approssimazione ci ha lasciato fortemente
interdetti, ma ancora più sorprendente è stato
l'intervento (richiesto dai genitori) da parte dell'ASL di
via Bardanzellu. Gli ispettori hanno controllato i locali
e in seguito, con il personale di scuola, hanno eseguito l'interdizione
delle aree con giocattoli, sedie e arredi vari (si allega
foto) dando chiaramente l'idea di aver fatto quanto possibile
e senza ritornare per mettere in campo interventi più
adeguati.
Noi quindi rivolgiamo a voi e a tutti una domanda: a chi dovremmo
rivolgerci per ottenere un intervento degno di un paese civile?
A chi chiedere una scuola sicura per tutti? Ci sentiamo abbandonati
ancora una volta dalle istituzioni, istituzioni che avrebbero
l'obbligo di proteggere e supportare noi ma soprattutto i
nostri figli. Cordiali saluti. Un gruppo di genitori preoccupati.”
Quello
che abbiamo riportato è solo uno degli aspetti di mancata
sicurezza di questa scuola, se qualcuno vuole accertarsi in
merito ai reali problemi di sicurezza basta che dia un’occhiata
alle immagini che abbiamo pubblicato in passato sulle condizioni
raccapriccianti dei muri esterni dell’edificio scolastico.