9 dicembre 2019 - Come sempre dobbiamo ricordare che il nostro sondaggio, basato su un campione esiguo e, per questo, non ha valore scientifico ma soltanto indicativo sul momento attuale. Questa volta la domanda era “COME GIUDICATE LO STATO DEGLI EDIFICI SCOLASTICI DEL QUARTIERE ?”. Il risultato era alquanto scontato, visto quello che sta accadendo in diverse scuole di Colli Aniene alle prese con infiltrazioni d’acqua e impianti termici non funzionanti, ma non potevamo prevedere un risultato pressoché plebiscitario dove è prevalsa la risposta “Fatiscenti e poco sicuri” con il 76 % seguita dalla risposta “DISASTROSI” con il 22 %. Per una corretta informazione dobbiamo evidenziare che questa volta la partecipazione al sondaggio non è stata molto ampia, circa 150 persone, ma ci sono alcune ragioni di cui tenere conto. Per prima cosa bisogna considerare il numero delle persone complessive del quartiere che hanno figli in età scolastica rispetto alla popolazione dell’abitato, poi occorre valutare la reticenza dei genitori ad evidenziare un problema che potrebbe portare alla chiusura di qualche struttura e di conseguenza perdere la comodità della scuola “sotto casa”. Per noi la sicurezza dei ragazzi viene prima di ogni cosa e siamo certi che qualche nastro bianco e rosso messo nelle aule o nei corridoi a transennare un’area pericolosa non sia sufficiente a fermare bambini di 4 o 5 anni dai pericoli esistenti. Ma ormai siamo arrivati al punto che le istituzioni preposte non prendono neppure in considerazione gli inviti della ASL competente a prendere immediati provvedimenti.
Quello che dimentichiamo facilmente sono gli episodi accaduti nel passato in questo quartiere come la caduta di parti di controsoffitto in aule deserte o quelli di alberi che precipitano al suolo nei giardini delle scuole. Fino ad oggi Santa Pupa ha protetto i nostri bambini ma dobbiamo sperare che chi sta lassù non si distragga mai.
Il risultato del sondaggio era scontato, perché tutti conoscono i problemi degli edifici scolastici della città. Una questione che affonda radici nel passato, sulla quale neanche oggi si sta facendo nulla per invertire la tendenza a causa della cronica mancanza di fondi. Ma non è tacendo che si fa il bene dei nostri figli: la sicurezza è molto più importante della propria comodità e della propria indolenza.

Antonio Barcella
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